Il libro che fa tremare Hillary Clinton
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Il libro che fa tremare Hillary Clinton

Favori in cambio di denaro: questa l'accusa del giornalista Peter Schweizer riguardo diversi fondi ricevuti dalla Clinton Foundation

Il titolo dice tutto: "I soldi dei Clinton: La storia sconosciuta di come e perché governi e società straniere hanno contribuito Bill e Hillary a diventare ricchi".  L'autore è Peter Schweizer, un giornalista di simpatie conservatrici. ex consulente di George W. Bush e membro dell'Hoover Institution, un think tank vicino al partito repubblicano.

La casa editrice è la HarperCollins, che appartiene alla News Corporation di Rupert Murdoch, grande oppositore di Barack Obama in questi anni. Fox News, il canale televisivo del magnate australiano, ha avuto le copie in anticipo e ha preparato delle interviste di commento con alcuni dei candidati repubblicani, da Marco Rubio a Rand Paul.

Un'arma elettorale

"Clinton Cash" sarà un'arma contro Hillary in questo inizio di campagna elettorale. Che verrà usata senza risparmio di munizioni. Non si conoscono ancora tutti i particolari e le notizie contenute nel volume che uscirà il prossimo 5 maggio. Le anticipazioni sono però molto gustose e fanno presagire un fuoco di fila contro la candidata democratica. La Clinton sarà costretta a rispondere alle imbarazzanti rivelazioni.

Cosa racconta Peter Schweizer? Afferma che in cambio di favori "politici" quando era capo del Dipartimento di Stato, governi e società d'affari straniere abbiano foraggiato con milioni di dollari la Clinton Foundation, la fondazione no-profit che Bill ha fatto nascere nel 2001. I due coniugi sarebbero diventati ricchi con queste donazioni.

Tra i casi citati c'è quello di una banca canadese, tra i maggiori azionisti del contestato progetto di una pipeline che dovrebbe portare il greggio fino nel sud degli Usa, che avrebbe versato un milione di dollari alla fondazione. E poi, altre "strane" transazioni, come quelle che riguardavano società colombiane, o per la ricostruzione di Haiti dopo il terremoto.

Secondo Schweizer, in tutti questi casi, i Clinton si sarebbero schierati con i finanziatori, facendo opera di lobbying, o peggio, concedendo favori grazie alla posizione di potere di Hillary quando era a capo della diplomazia americana

Donazioni nel mirino

Secondo Schweizer, la Clinton Foundation avrebbe avuto donazioni per più di 130 milioni di dollari in 10 anni, la maggior parte delle quali sono arrivate quando Hillary era segretario di stato. Una semplice coincidenza? Evidentemente no. C'è stato del dolo? Questo è il sospetto dell'autore del libro, il quale però, non porta alcuna prova a suffragio della sua tesi.

Da tempo, quelle donazioni sono nel mirino dei giornalisti d'inchiesta. Per questo, prima di annunciare la sua discesa in campo, i Clinton avevano deciso di accettare quei finanziamenti solo da alcune parti del mondo, in particolare dall'Europa, interrompendo il flusso dal Medioriente per evitare possibili imbarazzanti finanziamenti da governi o soggetti che magari danno soldi anche ad ambienti ostili agli Stati Uniti.

Clinton Cash farà scoppiare uno scandalo che danneggerà la campagna elettorale di Hillary? E'presto per dirlo. Una cosa è certa: rafforzerà la sua immagine di donna che ha usato la politica per divenatre potente e ricca, un'immagine che la Clinton  vorrebbe cancellare per dimostrarsi, invece, più empatica nei confronti degli elettori.

Il lbiro è solo il primo, importante tranello lunga la strada che porta alla Casa Bianca. Hillary eviterà la trappola?





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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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