Nepal, anche il Papa partecipa alla solidarietà di tutto il mondo
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Nepal, anche il Papa partecipa alla solidarietà di tutto il mondo

Dalle Nazioni Unite all'Europa, dalla Cina all'Italia, come si muove in queste ore la macchina degli aiuti per i sopravvissuti del terremoto

Il Papa ha stabilito di inviare in Nepal un primo contributo di centomila dollari per il soccorso alle popolazioni. Lo comunica il Pontificio consiglio Cor Unum, incaricato di erogare questo primo aiuto. La somma, spiega Cor Unun, verrà inviata alla Chiesa locale e sarà impiegata a sostegno delle opere di assistenza svolte in favore degli sfollati e dei terremotati, e vuole essere "una prima e immediata espressione concreta dei sentimenti di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento nei confronti delle persone e dei territori colpiti, che Papa Francesco ha assicurato nel corso del Regina Coeli di domenica 26 aprile".

Conferenze episcopali e organismi di carità cattolici, ricorda il "ministero della carità del Papa", sono già ampiamente impegnati nell'opera di soccorso.

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Cure mediche e servizi

Poche ore dopo la prima terribile scossa in Nepal, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha erogato le prime forniture mediche per coprire i bisogni di salute di 40mila persone per tre mesi. Queste forniture sono in forma di kit sanitari di emergenza (con farmaci e attrezzature base per rendere potabile l'acqua) e verranno utilizzate negli ospedali in Nepal per trattare i feriti, ha reso noto il coordinatore per il Sud-Est asiatico dell'Oms, Poonam Khetrapal Singh.

L'Oms ha anche immediatamente reso disponibile 175.000 dollari al Ministero della Salute del Nepal, come prima tranche per il Fondo di emergenza per il Sud-Est asiatico (SEARHEF) per soddisfare esigenze finanziarie immediate e per colmare le lacune critiche in seguito ad un disastro.  Alti funzionari dell'ufficio regionale dell'Oms sono a Kathmandu, per rafforzare il sostegno dell'Oms Nepal. Oltre all'assistenza che deve essere assicurata ai feriti, è necessario prendersi carico di coloro che non hanno casa e hanno bisogno di sostegno immediato per i servizi regolari di sanità pubblica, di acqua e di servizi igienico-sanitari, oltre che di assistenza sociale e psichica per affrontare il trauma causato dalla tragedia.


Il governo italiano

Il governo italiano ha risposto alla richiesta di intervento lanciata dal Nepal alla comunità internazionale attivando il proprio sistema di protezione civile nell'ambito del meccanismo europeo, e inviando sul posto un primo di team di valutazione coordinato da personale del Dipartimento della Protezione Civile in raccordo con i colleghi di Bruxelles e composto anche da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Un volo umanitario della Cooperazione Italiana partirà dalla base delle Nazioni Unite a Dubai per portare beni di soccorso e generi di prima necessità alla popolazione del Nepal. Lo riferisce la Farnesina in una nota. Il volo, organizzato in collaborazione con la base Onu di Brindisi e in partenariato con Pam, Unicef ed Oms, include tende, coperte, serbatoi di acqua, un impianto di purificazione e materiale per l'impermeabilizzare alloggi di fortuna per un valore totale di quasi 100.000 euro.

Accanto a questo tipo di intervento umitario il governo ha deciso di inviare ANCHE aiuti per "per offrire - ha dichiarato il ministro della Cultura Dario Franceschinile competenze e le professionalità del Mibact necessarie a definire e adottare le misure emergenziali per la preservazione e il recupero del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto del 25 aprile". "L'Italia - ha concluso Franceschini- dispone delle migliori professionalità sia per la gestione dell'emergenza che per il successivo recupero e restauro del patrimonio artistico e monumentale ed è per questo che, tramite il console generale del Nepal, abbiamo offerto tutta la nostra disponibilità ad intervenire direttamente".  

L'Europa

Un team di soccorso in partenza dall'Olanda EPA/EVERT-JAN DANIELS

L'Unione europea destinerà tre milioni di euro al Nepal per assistenza di urgenza a seguito del devastante terremoto di ieri. Lo ha annunciato la Commissione Ue in un comunicato, spiegando che questa somma si aggiunge all'assistenza dei singoli Stati membri e al dispiegamento di esperti umanitari e della protezione civile già avviato nelle zone colpite. Questi aiuti di emergenza, fa sapere la Commissione, mirano a coprire le necessità più urgenti nelle zone più colpite, come acqua potabile, medicine, rifugi di emergenza e telecomunicazioni.

La Cina

Squadre di soccorso in partenza dalla Cina (STR/AFP/Getty Images)

La Cina ha inviato in Nepal una missione umanitaria composta da 58 medici. I medici, precisa l'agenzia Nuova Cina, sono già arrivati a Kathmandu portando con loro 13 tonnellate di medicine e hanno in programma di rimanere in Nepla per circa dieci giorni. La Cina stessa è stata colpita dal sisma, che ha causato la morte di 21 persone nella Regione Autonoma del Tibet dove oltre 24mila persone sono state evacuate dalle zone di confine. Il ministro degli esteri di Pechino Wang Yi ha dichiarato oggi che il Nepal e' un Paese "tra i meno sviluppati" che ha "bisogno della comunita' internazionale". 'Faremo di tutto - ha aggiunto il ministro - per aiutare il popolo nepalese

La Gran Bretagna

Il governo della Gran Bretagna ha annunciato lo stanziamento di 5 milioni di sterline per aiuti immediati destinati ai soccorsi e alla cura delle vittime, come riferisce la Bbc. Tre milioni, è stato precisato a Londra, saranno a carico del Department for International Development e due della Croce Rossa britannica. Istituito anche un numero delle emergenze. Diversi cittadini britannici risultano tuttora bloccati nel Paese himalayano a causa degli effetti del sisma: alcuni sono fra i componenti delle spedizioni internazionali investite dalla sciagura nei campi base sull'Everest.

India e Pakistan

Militari indiani in partenza per soccorrere le vittime del terremoto in Nepal (Chandan Khanna/AFP/Getty Images)

Membri dell'esercito indiano si trovano già per le strade di Katmandu, dove contribuiscono ale operazioni di salbataggio. Sei elicotteri indiani stanno contribuendo attivamente al salvataggio degli scalatori bloccati sul monte Everest . 

Il Pakistan ha inviato quattro aerei militari C-130 Hércules con personale e materiale medico, squadre specializzate nei salvataggi e alimenti. Ad annunciarlo è stato il direttore generale dell'ufficio relazioni con il pubblico dell'esercito, Asim Bajwal, tramite il suo account Twitter. Gli specialisti sono equipaggiati con radar in grado di individuare la presenza di persone sottoterra, macchinari per scavare il cemento e cani addestrati per la ricerca di persone. Fra il personale medico ci sono chirurghi, ortopedici, ginecologi, anestesisti, pediatri e radiologi. Da Islamabad sono arrivati inoltre cibo e 200 tende da campeggio, oltre che coperte.

La Francia


Il ministero degli Esteri francese ha fatto sapere di avere inviato prodotti di prima necessità e una squadra di 11 soccorritori. Ha annunciato inoltre che aumenterà gli aiuti a seconda delle necessità e delle richieste di autorità locali e ong.

Gli Stati Uniti

Un gruppo di soccorritori in partenza per il Nepal dagli Stati Uniti (PAUL J. RICHARDS/AFP/Getty Images)

Il governo statunitense ha informato già ieri dell'invio "immediato" di una squadra di esperti: un aereo militare porta in Nepal 45 tonnellate di aiuti e personale di soccorso per aiutare nelle ricerche. IGli Usa hanno anche stanziato una donazione iniziale di un milione di dollari.

Il Giappone


Il Giappone ha annunciato l'invio immediato di una squadra di esperti di risposta alle catastrofi, composto da 70 agenti fra poliziotti, vigili del fuoco e personale della Guardia costiera.

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