Un dossier degli amici di Nemtsov sulla presenza militare russa in Ucraina
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Un dossier degli amici di Nemtsov sulla presenza militare russa in Ucraina

Il documento, frutto anche del lavoro del leader ucciso, parla di 220 soldati caduti e di una spesa di un miliardo di dollari da parte del Cremlino

Almeno 220 soldati russi morti nell'est dell'Ucraina come indiscutibile presenza dell'esercito di Mosca nel territorio: è il primo e più importante dato di un dossier di 64 pagine realizzato da un gruppo di attivisti vicini a Boris Nemtsov, l'ex vice-premier assassinato lo scorso 27 febbraio a pochi passi dal Cremlino.

40 mila dollari di risarcimento a caduto
Gli amici di Nemstov hanno reso noto di aver messo insieme un rapporto con le "prove inconfutabili" della partecipazione di forze militari russe al guerra in Ucraina, a dispetto delle ripetute smentite del Cremlino negli ultimi mesi. Intitolato senza fronzoli "Putin-La guerra", il documento è stato stampato in una tiratura di 2 mila copie ed è basato in gran parte sul lavoro di inchiesta fatto dallo stesso Nemtsov prima di morire.

Gli autori, in particolare l'oppositore Ilia Iachine, sostengono di avere "testimonianze chiave" delle ingerenze russe nel conflitto tra i separatisti filorussi e le forze di Kiev filoccidentali nell'est dell'Ucraina, ponendo l'accento su circa 150 soldati russi morti ad agosto durante l'offensiva delle truppe ucraine vicino la città di Ilovaisk, nella regione di Donetsk, con le famiglie dei caduti nella battaglia che avrebbero anche ricevuto un risarcimento di 2 milioni di rubli (pari a 40 mila dollari all'attuale tipo di cambio) dopo aver firmato una clausola di riservatezza.

I costi della guerra
Tra i dati forniti nel dossier, anche il costo per Mosca della guerra nel Donbass: ben 53 miliardi di rubli in 10 mesi, corrispondenti a circa 1,05 miliardi di dollari, secondo quanto riferito dall'ex primo vice-presidente della Banca centrale russa Serghiei Aleksashenko, uno degli autori del rapporto. In particolare, secondo Aleksashenko il governo russo ha speso 21 miliardi di rubli (circa 413 milioni di dollari) per inviare 6.000 militari "volontari" nel sud-est ucraino, altri 25 miliardi di rubli (circa 492 milioni di dollari) per sostenere 30.000 ribelli filorussi e 7 miliardi di rubli (circa 138 milioni di dollari) per mantenere e riparare veicoli militari.

Il Cremlino non ha voluto commentare la notizia: "Non conosco il rapporto, quindi non ho nulla da dire", ha detto il portavoce del palazzo presidenziale Dimitri Peskov.

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Redazione