Mursi presidente: le migliori battute dai social network
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Mursi presidente: le migliori battute dai social network

Ironia e sarcasmo su Twitter e su Facebook

Gli egiziani sono un popolo che ama ridere. Da quando è scoppiata la rivoluzione, sono spuntate centinaia di pagine di satira politica che raccontano gli umori e le speranze degli egiziani meglio di qualsiasi editoriale. C’è già, per esempio, chi ha cambiato le fotografie delle cantanti e presentatrici più sensuali, coperte ore da casti veli. Una folta barba è invece spuntata sui volti dei giornalisti della Tv di Stato e sui volti noti delle pubblicità, a sottolineare il cambio di regime.

Il bersaglio preferito della satira è stato Ahmad Shafiq, primo ministro durante i giorni della rivoluzione. Secondo alcun egiziani, l'ex candidato alle presidenziali è stato tra i responsabili della repressione di piazza Tahrir, in cui sono stati usati anche dei cammelli. In una foto che circola su Facebook, uno di questi animali chiederebbe ad un passante di indicargli l’indirizzo della casa di Shafiq, perché non ha ancora ricevuto la paga. Non si contano le battute sulle scarpe che sono state lanciate contro il candidato vicino all'esercito da alcuni contestatori, durante la campagna elettorale. C’era chi annunciava: “se vincerà Shafiq, le scarpe saranno vendute a paia di tre. Due saranno indossate e una sarà data agli egiziani per lanciarla contro il nuovo presidente”.

Anche il lunghissimo discorso di Farouq Sultan, il capo della commissione elettorale che ha annunciato i risultati ufficiali, è stato commentato con ironia dagli egiziani. Ad un certo punto, su Twitter, si è levato un coro “Il popolo vuole la fine del discorso” basato sul più famoso “Il popolo vuole la fine del regime”, scandito nelle piazze della primavera araba. Poi qualcuno ha commentato spazientito "se va avanti così, il periodo in cui il nuovo presidente sarà in carica finirà prima che Farouq Sultan completi il suo discorso". Altri hanno aggiunto :"adesso abbiamo capito perché abbiamo dovuto aspettare tanto per i risultati ufficiali, Farouq Sultan stava scrivendo il suo discorso".  Intanto qualche membro dei Fratelli Musulmani commentava: "rispetteremo i risultati, sia che vinca Mursi sia che perda Shafiq".

Dopo che sono stati annunciati i risultati, su Facebook qualcuno ha paragonato il sistema scolastico egiziano, che prevede l’ammissione ad alcune facoltà solo nel caso in cui si raggiunga un certo punteggio all’esame di maturità, con i risultati delle presidenziali: "L’Egitto è l’unico paese in cui bisogna avere l’89% per entrare in economia, il 98% per frequentare la facoltà di medicina ma basta il 52% per diventare presidente”.

Non sono mancate poi le critiche a Mursi, gli Egiziani sono già spazientiti dall’operato del nuovo presidente e commentano "Mursi è presidente da più di un giorno e non ha ancora risolto il problema dell’afa. Il popolo vuole la caduta del regime".

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Matteo Colombo

Vive tra Ankara e Il Cairo per studiare arabo e turco. Collabora con  diversi siti di politica internazionale. Le sue grandi passioni sono  l’Egitto, la Siria e la Turchia

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