Matrimoni gay, il macho Clint icona omosex?
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Matrimoni gay, il macho Clint icona omosex?

Clint Eastwood si schiera con Barack Obama per dire sì alle unioni tra omosessuali

Nella vita ci sono pochi punti fermi. Uno di questi è che da sempre Clint Eastwood incarna il volto del macho americano. Una volta un famoso critico cinematografico disse che lo adorava perché sul set aveva solo due espressioni: con e senza cappello. Ma il cowboy doc, la leggenda del cinema a stelle e strisce, a 82 anni potrebbe diventare un'icona gay.

L'attore e instancabile regista ha pubblicamente sostenuto la lettera firmata da 100 personalità del partito Repubblicano e indirizzata alla Corte Suprema, affinché impedisca ai legislatori della California di applicare la Proposition 8, che vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Una strana alleanza, quella di Clint Eastwood con Barack Obama, da lui profondamente detestato. L'amministrazione Obama, infatti, sostiene pienamente i matrimoni tra omosessuali e ha fatto pressione sulla Corte Suprema in tal senso. La Corte si riunirà il 26 marzo per valutare il divieto alle unioni gay in California e il giorno successivo si terrà un'udienza sulla costituzionalità della legge federale che definisce i matrimoni come "unioni tra un uomo e una donna". Per i gay d'America potrebbe essere una data storica.

Intanto, però, il dibattito ha originato una profonda frattura all'interno del partito Repubblicano. Ma il documento pro-matrimoni omosessuali indirizzato alla Corte Suprema reca in calce le firme di molti big del GOP, a cominciare da quattro ex governatori e poi la figlia (lesbica) di Dick Cheney, ex vice presidente con George W. Bush.

Appoggio esterno (quindi senza firma, ma con convinzione) da parte dello sfidante di Obama alla Casa Bianca, Mitt Romney, dello stesso Dick Cheney (cuore di papà), dell'ex first Lady Laura Bush e dell'ex Segretario di Stato Colin Powell.

E alle star della politica ora si aggiunge anche Clint Eastwood. Lui, che a settembre scorso si rese protagonista di un insolito dibattito con un Obama invisibile durante la campagna elettorale per le presidenziali americane, oggi torna agli onori della cronaca come il primo macho gay-friendly, anche se  in realtà non è la prima volta che il cowboy esprime il suo sostegno alla causa omosessuale.

Non dobbiamo dimenticare che nel suo ultimo film, J. Hoover, dedicato alla vita del padre (omosessuale) dell'FBI, Eastwood ha raccontato l'intimità gay di quello che è stato uno degli uomini più potenti d'America. E, proprio in occasione dell'uscita del film, in un'intervista al mensile maschile GQ aveva dichiarato: "Non me ne frega niente di chi vuole sposarsi con chi! Stiamo montando una grande polemica su qualcosa di inesistente...basterebbe semplicemente dare a tutti l'opportunità di vivere la vita che desiderano".

E in un'altra occasione ha invece detto: "Sono un liberale e liberista purissimo. Per me lo Stato non deve entrare assolutamente nella sfera privata delle persone. Che ognuno faccia ciò che vuole!". Insomma, avrà pure passato gli ottanta, ma Clint Eastwood è decisamente arzillo e sembra aver mantenuto intatta la tenacia e la verve di sempre nell'affermare le sue idee. Un eroe Repubblicano che, sul viale del tramonto, ha deciso di indossare un mantello con i colori dell'arcobaleno gay.

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Anna Mazzone