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L'importanza dell'incontro Putin-Orban, un'alleanza contro l'Ue

Rinsaldati i rapporti con la Russia, a Mosca, i due leader hanno messo al centro dei colloqui energia, economia, migrazione

La partnership fra la Russia e l'Ungheria è stata confermata. "L'Ungheria senz'altro è uno dei nostri partner chiave in Europa". Così il presidente russo Vladimir Putin ha salutato Viktor Orban, durante l'incontro avvenuto al Cremlino, servito per rinsaldare i legami proprio fra Mosca e Budapest.

Perché confermare l’intesa

La risposta è ovviamente economica. Nell'ultimo anno i rapporti commerciali fra i due Stati sono aumentati del 25%, con un incremento del 30% nella prima metà del 2018 e un volume di circa 1 miliardo di euro.

Numeri che hanno un peso maggiore di quello che dimostrano sulla carta alla luce dell’appartenenza dell’Ungheria all'Unione Europea e considerando che la Russia è sotto la pressa di ingenti sanzioni imposte dalla stessa organizzazione internazionale.

"Non si può dire che nei confronti della nostra cooperazione ci sia sempre stato un clima favorevole a livello internazionale", ha infatti sottolineato Orban all’incontro. Ma il leader ungherese ha invitato Putin a combattere: "Non possiamo dire che verso la nostra cooperazione vi sia un clima favorevole a livello internazionale ma contro questi fenomeni negativi dobbiamo lottare insieme". Non a caso il presidente Putin, ha tenuto a evidenziare che l'azienda di energia atomica russa, la Rosatom, intraprenderà presto la costruzione di due nuovi reattori nell'impianto nucleare di Paks in Ungheria.

E riguardo al problema dei migranti, all'incontro il presidente Putin ha offerto una sponda ad Orban (l'uomo che ha fatto della chiusura delle frontiere il suo cavallo di battaglia) criticando la politica europea che, secondo lui, incoraggia gli arrivi. In Russia "vengono migranti da Paesi ex sovietici, che sanno il russo, conoscono la nostra cultura ed è più facile che si integrino, mentre in Europa arrivano persone da culture diverse", ha sostenuto il capo del Cremlino.

La sfida di Ungheria e Russia all’Ue

Mai come in questo momento il voto all'Europarlamento ha sottolineato il gelo che c’è tra l'Ungheria e l'Unione europea con un capo del governo di Budapest che, essendo adesso più libero di agire politicamente, può decidere in che termini stabilire e mantenere un dialogo con Mosca.

Insieme all'aiuto fornito per superare l'impatto delle sanzioni Ue contro Mosca, Orban ha dichiarato che il suo Paese ha trovato un accordo con la Russia per le forniture di gas che arriveranno a coprire un perido di almeno due anni, ovvero fino al 2020. Una sfida aperta all’Unione Europea, e non solo, in cui l’Ungheria mostra i muscoli e sembra voler prendere le distanze dal blocco granitico di Visegrad, mirando all'alleanza atlantica e al rafforzamento dei rapporti con la Russia stessa.

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Chiara Degl'Innocenti