La nomina di Enrico Letta spiazza la stampa estera
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La nomina di Enrico Letta spiazza la stampa estera

I primi commenti arrivano da Russia e Usa, poi i tedeschi che si preoccupano delle critiche di Letta all'austerity europea

Questa volta con la nomina di Enrico Letta a presidente del Consiglio la stampa estera è stata colta di sorpresa. I principali quotidiani internazionali avevano puntato sul ritorno di Giuliano Amato, ma si sono trovati per le mani un "giovane" di 46 anni ,con precedenti esperienze di governo e - soprattutto - caratterizzato da una decisa antipatia verso l'austerity che in Europa regna sovrana.

La palma dei primi a dare notizia e a commentare l'incarico a Letta va a russi e americani. Il sito online del principale settimanale russo, Expert, ha immediatamente pubblicato un articolo a firma del corrispondente Evgeny Utkin, nel quale si annuncia la scelta di Giorgio Napolitano e si presenta ai lettori di Mosca il nuovo premier (con riserva) dell'Italia. Expert sottolinea come Letta cercherà di formare un governo di larghe intese con Silvio Berlusconi, che - maliziosamente - dopo aver bocciato sia Giuliano Amato che Matteo Renzi (si legge) non poteva certo dire di no al nipote del suo più caro consigliere, Gianni Letta. In più, il giornalista russo evidenzia come la sconfitta di Giuliano Amato faccia il paio con quella di Romano Prodi durante le votazioni per il presidente della Repubblica. Cosa che fa risaltare l'immagine di un Berlusconi che ha progressivamente recuperato la sua forza sulla scena politica italiana.

Praticamente in contemporanea con la Russia l'Huffington Post americano pubblica la medesima notizia, definendo Enrico Letta "una figura moderata, fedele alla linea dell'ex segretario del partito democratico" e poi aggiunge che ha "un asso nella manica" essendo il nipote di Gianni. Il che - scrive l'Huffington - potrebbe essere la "chiave di volta per riuscire a formare una grande coalizione di governo tra partiti molto diversi tra loro". Insomma, secondo la pluripremiata testata a stelle e strisce anche Letta tiene famiglia, e questo giocherebbe politicamente in suo favore, oltre che in favore di una stabilizzazione del panorama politico italiano.

Corposo il dossier italiano in apertura dell'edizione online del Financial Times. Nell'articolo principale il corrispondente da Roma, Guy Dinmore, sottolinea a più riprese la sorpresa per la nomina di Letta, visto che "fino a ieri sera tutti erano convinti che il nuovo premier scelto da Giorgio Napolitano sarebbe stato Giuliano Amato". Adesso, scrive FT, Enrico Letta dovrà affrontare la sfida di comporre un governo di larghe intese, in cui troverà spazio anche il "piccolo partito centrista di Monti".

E in un editoriale a corollario dell'articolo su Letta, l'ex direttore del The Economist, Bill Emmott, si dice molto scettico sulla soluzione della crisi italiana e auspica di tornare alle urne al più presto, mentre Ferdinando Giugliano si occupa di Beppe Grillo e del suo flop alle elezioni del Friuli Venezia Giulia: "La bolla di Grillo sta scoppiando?", si chiede il giovane opinionista italiano del Financial Times.

Il socialdemocratico Letta per formare un nuovo governo in Italia. E' questo il titolo del quotidiano tedesco Suddeuetsche Zeitung che dà ampio rilievo alla nomina di Letta nella sua homepage, per poi esprimere un tocco di preoccupazione sulle posizioni anti-austerity del nuovo premier 46enne che - scrive la testata tedesca - ha "più volte espresso le sue critiche nei confronti delle politiche di austerità adottate dall'Europa".

Prima notizia in apertura dell'homepage per Frankfurter Allgemeine, che definisce il nuovo premier italiano come socialdemocratico e descrive il suo arrivo al Quirinale a bordo di un'italianissima Fiat Ulysse. La FAZ sottolinea anche che, pur essendo giovane, Letta ha già un'importante esperienza di governo alle spalle e che è un politico solido e moderato.

Preoccupazione per il rigore viene espressa anche dal quotidiano francese Le Monde che scrive che "il futuro presidente del Consiglio italiano ha subito chiesto un cambiamento di direzione nelle politiche europee", e cita lo stesso Letta quando dichiara che "in Europa le politiche di austerità non sono più sufficienti".

Neutro il quotidiano conservatore Le Figaro, che sottolinea la relazione famigliare che lega Enrico a Gianni Letta, "direttore del Gabinetto e amico di lunga data di Silvio Berlusconi", ed esprime sorpresa per l'accantonamento di Amato, che "fino a stamattina era il candidato più gettonato".

Il quotidiano progressista spagnolo El Pais definisce Letta "un europeista moderato" e scrive che adesso è nelle sue mani la soluzione della grave crisi politica italiana che preoccupa tutti i 27 dell'Unione. E la testata conservatrice El Mundo sottolinea che il nuovo leader del Governo italiano non guiderà un esecutivo senza condizioni e che "gli italiani sono stanchi dei giochetti della politica". Enrico Letta per El Mundo è "un politico normale", chiamato a un'impresa difficile.

Ottimista il quotidiano britannico The Guardian, che scrive che con la nomina di Enrico Letta l'Italia ha finalmente la possibilità di riscattarsi e uscire dal guado della crisi. E poi cita le prime parole del nuovo presidente del Consiglio, improntate al "senso di responsabilità" in un momento "molto difficile e fragile" che non ha precedenti nella storia del Paese.

Grande apertura anche sul sito della BBC britannica, che scrive che il primo compito di Letta dovrà essere quello di mettere insieme una squadra di ministri che possa governare a lungo e stabilizzare il futuro politico dell'Italia. La televisione inglese sottolinea poi come le sue posizioni sull'austerity in Europa vanno controcorrente.

Infine, il New York Times si affida alle parole di Enrico Letta; parla di situazione "difficile e fragile" per l'Italia, ma sottolinea anche che la nomina del nuovo premier è un primo passo concreto per uscire dallo stallo politico che ha paralizzato la politica italiana negli ultimi due mesi.

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Anna Mazzone