Israele-Palestina, primo blitz di terra a Gaza
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Israele-Palestina, primo blitz di terra a Gaza

Nella notte un commando israeliano ha attaccato un sito di Hamas per il lancio di missili. Panico tra la popolazione. In migliaia nella Striscia abbandonano le loro case. In sei giorni più di 160 vittime

Come annunciato l'esercito israeliano ha condotto il primo blitz sulla terraferma nella Striscia di Gaza. I commandos israeliani hanno attaccato un sito per il lancio di missili a lunga gittata e avuto scontri a fuoco con gli uomini di Hamas. L'esercito dello Stato ebraico ha lanciato volantini nel nord dei Territori per avvertire gli abitanti di Gaza di lasciare le loro abitazioni entro l'orario previsto per il via alle operazioni terrestri.

A Gaza ora si vive l'incubo dell'operazione Piombo Fuso, iniziata a dicembre 2008 e conclusa il 18 gennaio del 2009. Dall'inizio dei raid israeliani sulla Striscia (6 giorni) si contano più di 160 morti, tra cui 33 bambini e 16 donne. Intanto continuano i lanci di razzi da Gaza verso Israele, 800 solo nell'ultima settimana.

Secondo Peter Lerner, un portavoce dell'esercito israeliano, la prima operazione di terra delle forze israeliane nella Striscia di Gaza è andata a buon fine. "Un'operazione delle forze speciali della Marina ha avuto luogo su una spiaggia di Gaza per distruggere un sito per il lancio di missili a lunga gittata. La missione è stata portata a termine", ha dichiarato il militare che ha aggiunto che durante l'intervento: "I membri di un commando sono stati attaccati e hanno risposto. Quattro soldati sono stati leggermente feriti".

Intanto a Gaza è panico e paura. In migliaia stanno lasciando le loro case per trovare rifugio in luoghi sicuri. E' esodo di famiglie. Secondo l'ANSA più di ventimila persone la scorsa notte hanno abbandonato le loro case per rifugiarsi nelle scuole dell'Unrwa (l'agenzia Onu per i profughi). Tutti profughi che, nella maggior parte dei casi, non sono riusciti a consumare il pasto rituale del Ramadan e quindi sono a digiuno.

Israele ha spiegato la necessità di evacuare quei rioni perché da lì - afferma lo Stato maggiore israeliano - vengono sparati i razzi di Hamas a lunga gittata capaci di colpire non solo Tel Aviv e Gerusalemme ma anche - almeno in teoria - Haifa.

Il mondo condanna l'escalation di violenze tra Israele e Hamas, ma resta impotente a guardare. Da Parigi il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian chiede a Israele di "dare prova di moderazione nella sua risposta" contro Gaza di fronte ai lanci di razzi di Hamas e chiede un "cessate il fuoco immediato". "Condanniamo i lanci di razzi di Hamas- dice il ministro francese - ma domandiamo anche a Israele di dare prova di moderazione nella sua risposta e in particolare di rispettare il diritto internazionale e di garantire che i civili siano risparmiati". 

Da parte sua Israele risponde in maniera ferma : un cessate il fuoco è possibile solo se garantisce una tregua di lungo periodo, dicono alti funzionari e diplomatici dello Stato ebraico. Nessuno, però, finora parla di eventuali condizioni per un cessate il fuoco, ma è possibile che al momento si stia discutendo su come smantellare le basi per il lancio dei razzi a Gaza, sulla scia dello smantellamento delle armi chimiche in Siria. Secondo il Jerusalem Post gli israeliani starebbero valutando un meccanismo per rafforzare il cessate il fuoco e, allo stesso tempo, rafforzare il controllo dell'Autorità palestinese (e quindi di Abbas) sull'area che attualmente è sotto il controllo di Hamas.

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Anna Mazzone