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Isis: due bombe in Egitto, 7 morti

Due ordigni artigianali sono stati fatti esplodere in Sinai al passaggio di un convoglio. Forse vittime anche tra i civili

Egitto: l'esplosione di due ordigni improvvisati (Ied) in Sinai ha fatto sette morti e 15 feriti. Entrambi gli attentati, avvenuti nella notte, sono stati rivendicati dall'Isis. Secondo quanto riferisce il sito israeliano Yedioth Ahronoth, tra le vittime ci sono soldati ma anche civili. Gli ordigni sono stati piazzati lungo la strada, nelle località di Rafah e Sheikh Zuwayed, e sono stati fatti detonare al passaggio dei veicoli militari.

L'Isis, in una rivendicazione diffusa su internet, ha sostenuto di aver ucciso "più di 18" militari facendo esplodere cinque ordigni. La rivendicazione indica i luoghi, tra cui il "sud-ovest di Sheikh Zuweid", e sostiene che sono stati colpiti due mezzi "dell'esercito apostata": uno "di sminamento" e una "vettura blindata" che hanno preso fuoco e "gli occupanti sono tutti morti".

Nel Sinai settentrionale una guerriglia condotta dalla branca egiziana dell'Isis negli ultime tre anni ha causato centinaia di morti (cifre complessive attendibili sono di difficile reperibilità ma si sono avuti attacchi anche con una trentina di militari uccisi).

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Redazione