Wall Street, una giornata di paura
Gavin Hellier (Gavin Hellier / Alamy/Olycom)
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Wall Street, una giornata di paura

Chiuso ieri il New York Stock Exchange per "problemi tecnici". Bloccate anche United Airlines e il sito del Wsj

Il Nyse, la borsa di New York, si è fermata per tre ore e mezzo. E gli Stati Uniti hanno temuto un cyberattacco al cuore del loro capitalismo: Wall Street. Ma - almeno secondo le ricostruzioni iniziali - sembra solo un problema tecnico a causare lo stop degli scambi.

Un insieme di eventi

Un black out che sarebbe legato a un aggiornamento del software, che aveva causato problemi già prima dell'apertura. E che si è verificato ieri, 8 luglio, nello stesso giorno in cui 3.500 voli di United Continental sono rimasti a terra per un problema alla rete di computer della compagnia aerea, e in cui il sito del Wall Street Journalnon è stato disponibile per almeno un'ora. Un mix di eventi che fa temere il peggio, e che invece sembra solo una coincidenza sfortunata.

Il problema in casa United Continental era legato a un router che ha limitato la connettività, lasciando a terra gli aerei. Per Ual si tratta del secondo stop in due mesi per problemi tecnici. Non chiaro ancora cosa sia accaduto al Wall StreetJournal.

La sospensione dei titoli

È però il Nyse e il suo stop a far temere il peggio: la sospensione riguarda tutti i titoli scambiati sul listino, che hanno un valore complessivo di 28.000 miliardi di dollari, una cifra che fa sembrare risibile i poco più di 249 miliardi di dollari di valore nominale del pil della Grecia, paese che sta facendo tremare i mercati globali. Il listino riparte quando manca meno di un'ora alla chiusura, e archivia la seduta in calo, appesantita dai timori di una bolla in Cina più che dallo stop. ''Il problema tecnico è stato risolto'' afferma il Nyse, che - con il suo presidente - ha parlato di una ''brutta giornata''.

Cronaca di una giornata convulsa

Il presidente americano, Barack Obama, viene informato. Il Nyse rassicura rapidamente sul fatto che si è trattato di un problema tecnico. Poi è la volta dell'Fbi, al quale viene detto che non c'è bisogno di aiuto proprio perché non si tratta di un cyberattacco. A cercare di rassicurare e stemperare la paura è anche il segretario alla Sicurezza Nazionale, Jeh Johnson: ''I problemi al Nyse e a United non sono legati'' afferma, aggiungendo che le difficoltà sperimentate dal Nyse non sono il risultato di un'azione dolosa. Poi arriva la parola ufficiale della Casa Bianca: pur mantenendo alta la guardia, quanto accaduto al Nyse non è un cyberattacco.

Troppa teconologia?

Ma lo stop del Nyse è destinato a far discutere. L'eccessiva dipendenza dalla tecnologia rende - secondo alcuni osservatori - il sistema finanziario americano vulnerabile. L'incidente odierno è anche particolarmente grave: non e' il flash crash del 2010 e neanche lo stop del Nasdaq per alcune ore nel 2013. Il problema è del Nyse, la maggiore piazza finanziaria al mondo e simbolo di Wall Street, con il suo prestigioso indirizzo 11 Wall Street in quello che è stato decretato un edificio storico. Il suono della campanella sul floor di Wall Street è trasmesso quotidianamente in diretta mondiale ed e' l'evento più seguito al mondo.(ANSA).

Una versione ancora non ufficiale, riportata da uno dei trader, sostiene che il blocco è stato causato da un aggiornamento del software, portato in produzione questa mattina, prima dell'apertura della borsa.

Già alcune ore prima della chiusura, comunque, la Nyse aveva annunciato che erano in corso lavori per risolvere una "issue" legata a "gateways" che rendeva impossibile ricevere informazioni e cancellare ordini in alcune transazioni.

Il Nasdaq continua a operare normalmente.

Il dipartimento del Tesoro americano tiene comunque sotto osservazione la situazione, sulla quale è stato aggiornato anche il presidente Obama.

Sempre questa mattina hanno avuto problemi tecnici ai sistemi informativi la United Airlines che ha dovuto fermare i voli se pure solo per qualche ora, e il Wall Street Journal, il cui sito web, in particolare la home page, ha avuto un blocco.

Per ora non ci sono indicazioni che ci siano legami fra i tre eventi.

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Redazione Economia