Erdogan scommette sul gasdotto Tanap
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Erdogan scommette sul gasdotto Tanap

Via ai lavori per la realizzazione del Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline. L’obiettivo è fare della Turchia il principale hub energetico eurasiatico

Di Giuseppe Mancini per Lookout news

Martedì 17 marzo, nei pressi della cittadina orientale turca di Kars, i presidenti di Turchia, Georgia e Azerbaijan hanno dato ufficialmente il via ai lavori del gasdotto Tanap (Trans-Anatolian Natural Gas Pipeline). Un progetto dal costo di 10 milioni di dollari, destinato a portare il gas azero del Mar Caspio in Europa grazie al prolungamento del Tap (Trans-Adriatic Pipeline), a spezzare la dipendenza dalla Russia e trasformare la Turchia nel principale hub energetico eurasiatico.

 Il Tanap sarà lungo 1.800 chilometri fino al confine con la Grecia. La sua portata iniziale sarà di 16 miliardi di metri cubi all’anno (6 riservati alla Turchia), che potrebbe essere ampliata di altri 3 entro il 2026. La sua realizzazione venne annunciata nel novembre del 2011 a Istanbul, in occasione del Forum economico dei paesi del Mar Nero. Non è un caso se il presidente russo Vladimir Putin non si fece vedere in quell’occasione, visto l’impatto negativo sulla propria strategia.

 Oltre che favorire la Turchia, il Tanap potrebbe rappresentare in futuro un ottimo sbocco verso l’Europa anche per il gas turkmeno. Il Turkmenistan è infatti ormai legato da una partnership rafforzata con Turchia e Azerbaijan proprio in campo energetico.

 Intanto il governo di Ankara si sta muovendo per consolidare il proprio ruolo nello scacchiere energetico internazionale. Il 20 marzo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (nella foto in una cerimonia del 2006) è volato in Ucraina per fare il punto sulla situazione in Crimea ma anche per parlare di nuovi progetti energetici. Il governo turco è fortemente contrario alla realizzazione di impianti di liquefazione sul mar Nero e al trasporto via tanker attraverso il Bosforo.

 L’importanza decisiva di Ankara per l’Europa è stata finalmente compresa anche a Bruxelles. Il 17 marzo, il giorno del via al progetto Tanap, attraverso un comunicato congiunto l’UE ha reso noto il lancio di un “dialogo di alto livello sull’energia” con vertici bilaterali con la Turchia che si terranno almeno una volta all’anno. Nessuna notizia, invece, sull’altrettanto necessaria apertura del capitolo negoziale sull’energia. Capitolo che rimane inspiegabilmente chiuso a causa del veto cipriota.

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