Donald Trump, il miliardario più amato dagli americani
Ansa / Tannen Maury
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Donald Trump, il miliardario più amato dagli americani

A sorpresa, è in testa nei sondaggi per le primarie del partito repubblicano: ma ha davvero possibilità di vincere?

Se dovessimo dare retta agli ultimi sondaggi, in questo momento il duello per la Casa Bianca sarebbe inedito e clamoroso: Hillary Clinton contro Donald Trump. Incredibile, vero? L'istrionico e vulcanico miliardario contederebbe la presidenza alla ex First Lady.

In testa ai sondaggi
L'uomo a capo di un impero immobiliare è in questo momento il candidato più amato tra gli elettori (registrati )del partito repubblicano. Gli altri, sono ben dietro: Trump ha il 24% delle preferenze. mentre Scott Walker, il governatore del Wisconsin è al 13%. Jeb Bush, l'ultimo erede della dinastia, è un punto dietro, al 12%.  Sull'altro versante, nessuna sorpresa: la Clinton veleggia ben oltre il 60%, mentre il suo rivale più vicino, Bernie Sanders è ben distante, almeno una cinquantina di punti sotto.

Ma come è possibile che Donald Trump sia avanti a tutti i suoi rivali del GOP? Ha veramente la possibilità di vincere la nomination? Sono le domande che tutti si fanno in questo momento. Cerchiamo di dare una risposta. Il miliardario è in testa ai sondaggi perché ha una grande visibilità sui media. Non può essere altrimenti.

Le sue uscite (sparate, secondo alcuni), lo hanno posto al centro dell'attenzione. Contrario all'immigrazione, ha definito tutti i messicani entrati illegalmente negli Usa dei "deliquenti e stupratori" e ha promesso di costruire un muro (a spese del Messico) sul confine per impedire nuovi arrivi. La polemica, scoppiata qualche settimana fa e non ancora sopita, ha fatto guadagnare al re del real estate tutti quei punti nei sondaggi.

Fuoco contro McCain
L'ultima sparata, rischia invece di essere controproducente. Trump ha attaccato John McCain, candidato repubblicano nel 2008. Ha detto che il senatore dell'Arizona non può essere considerato un eroe di guerra "solo" perchè è rimasto progioniero dei vietnamiti per sei anni. "Si è fatto prendere, si è arreso",  ha detto il miliardario, scordandosi che l'allora pilota era stato abbattuto con il suo aereo sopra Hanoi.  McCain è molto rispettato nel GOP e dai suoi elettori. Trump ha colpito il bersaglio sbagliato. Secondo alcuni analisti, questa è una vera e propria buccia di banana che può farlo scivolare all'indietro nei sondaggi. Vedremo se sarà così.

Più che i contenuti, finora,  ha pagato la grande visibilità. .E questo perchè  secondo alcuni esperti di comunicazione. Donald Trump è "il più grande Troll del mondo". Nel gerco di Internet , in una comunità virtuale (come è quella mediatica sulle elezioni), un troll è un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.

Il più grande Troll del mondo
Insomma, spariglia le carte e manipola le priorità in modo tale da attirare l'attenzione su di sé e non sui contenuti. Il miliardario sta compiendo questa operazione.  Nate Silver, un esperto di rete, ha detto che è simile a Beppe Grillo. La sua idea è che finché Trump riuscirà ad agire da troll, non scenderà nei sondaggi. Ma quando si inizierà a parlare seriamente di contenuti, il suo consenso sarà destinato a calare.

La scommessa è che in quel momento sia Jeb Bush, l'abile ma un poco spento politico, a emergere. Donald Trump sarà Re delle primarie solo per una notte. Almeno questo è il pensiero degli analisti.  A  meno che il miliardario non sia veramente l'unico ad  avere grande sintonia con i sentimenti della maggior parte dell'elettorato conservatore. Potrebbe anche essere. Ma allora, più che analisi sul candidato, servirebbero studi e ricerche sugli elettori.

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