È morta Nancy Reagan, ultima First lady della guerra fredda
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È morta Nancy Reagan, ultima First lady della guerra fredda

Seguiva il marito Ronald Reagan in modo quasi maniacale, influenzandone molte decisioni. Al centro di polemiche ma anche protagonista di battaglie civili

È morta all'età di 94 anni per un arresto cardiaco Nancy Reagan, seconda moglie del 40mo presidente americano Ronald Reagan, in carica dal 1981 al 1989, nel pieno della guerra fredda.

L'ex first lady viveva a Bel Air (Los Angeles) ed era malata da qualche anno. Dal matrimonio (1952) nacquero i due figli Patti (nata nel 1952) e Ron (1958). Nancy Davis Reagan, al secolo Anne Frances Robbins, nacque a New York il 6 luglio 1921 da un venditore di automobili e un'attrice. Iniziò la carriera di attrice (di serie B) negli anni '50, protagonista di Solitudine (1951) e Il cervello di Donovan (1953) recitò con Zachary Scott e Glenn Ford.

First Lady anche della California durante il mandato di governatore del marito tra il 1967 e il 1975 fu criticata per i suoi acquisti e per la ristrutturazione in stile sfarzoso della Casa Bianca, per il gran numero di cene organizzate. In particolare per l'acquisto di nuovi servizi di porcellana per la Sala delle Porcellane (China Room), ma ha lasciato un segno indelebile nella storia del costume americano, influenzando con la sua personalità le decisioni del presidente e quindi la storia mondiale.

Poche First lady hanno lasciato il segno come lei. Sostenitrice di importanti cause sociali, tra cui la lotta alla prevenzione e all'abuso di droga con la campagna "Just Say No", video girato con il marito che divenne uno slogan. Curava in modo maniacale le apparizioni pubbliche del marito prendendosi anche cura del suo abbigliamento. 

 Nancy Reagan finì al centro delle critiche anche per aver consultato un astrologo per assistere il marito dopo l'attentato del 1981. Nella casa di Bel Air, dove la coppia si ritirò dopo la fine del mandato presidenziale, si prese cura del marito, a cui venne diagnosticato l'Alzheimer nel 1994, per dieci anni, fino alla morte, nel 2004, dell'ex presidente.

Rimasta vedova, Nancy ha continuato ad impegnarsi in battaglie politiche, sostenendo ad esempio la ricerca sulle cellule staminali. Nel 1988 il settimanale Times scoprì che la First Lady aveva un guardaroba da un milione e mezzo di dollari, pieno di abiti e gioelli ricevuti in prestito dai disegnatori di moda e dalle gioiellerie più esclusive d'America, in violazione della legge sull'Etica nel governo. La sua portavoce asicurò che erano tutti beni acquistati ma i coniugi Reagan furono accusati di ostentare benessere non preoccupandosi delle difficoltaà di molti americani a sbarcare il lunario. (AGI) 

ANSA/EPA/RONALD REAGAN PRESIDENTIAL LIBRARY
Ronald e Nancy Reagan

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Redazione