Charlie Hebdo, si ricomincia!
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Charlie Hebdo, si ricomincia!

"C'est reparti!" è il titolo di prima pagina del nuovo numero del settimanale satirico francese, che sarà in edicola da mercoledì 25 febbraio

"Si ricomincia!": così titola in copertina il nuovo numero di Charlie Hebdo che dopo un mese e mezzo di assenza torna in edicola con una tiratura da 2,5 milioni di copie. Il n.1179, il secondo dopo il numero con la caricatura di Maometto e la scritta "Je suis Charlie - Tutto è perdonato", uscito appena una settimana dopo il massacro, sarà in edicola da dopodomani. Nella copertina su sfondo rosso, anticipata oggi dal quotidiano Libe'ration è raffigurato in bianco e nero un cane che tiene in bocca una copia del giornale mentre fugge via inseguito da una folla inferocita di personaggi: caricature tra l'umano e l'animale, tra cui si riconoscono i volti di Nicolas Sarkozy, Marine Le Pen, Papa Francesco e uno jihadista, con le sembianze di un grosso lupo nero con un kalashnikov. 

Charlie Hebdo, la strage


A firmarla è il il vignettista Laurent Sourisseau, alias Riss, ferito durante la strage dei fratelli Kouachi che ha fatto 12 morti, e nominato nuovo direttore, come successore di Charb. "Bisognava fermarsi qualche giorno, prendere un po' di respiro" ha spiegato Gerard Biard, caporedattore di Charlie Hebdo, ricordando l'exploit dell'edizione "cult" del 14 gennaio in edicola con 7,3 milioni di copie una sola settimana dopo l'attacco. "C'erano quelli che volevano ricominciare subito a lavorare, come me, e quelli che avevano bisogno di un po' di tempo. Abbiamo trovato un compromesso e ci siamo messi d'accordo sulla data del 25 febbraio per la prossima uscita. Da mercoledì si riparte come prima con cadenza settimanale".

"Con questo numero l'avventura ricomincia - ha osservato Patrick Pelloux - Ci sono stati i funerali. Bisogna fare i conti con l'assenza degli altri, è questa la cosa piu' difficile. Il giornale deve continuare perché la vita continua. E non siamo qui per fare piangere. È un giornale satirico, deve fare divertire. Bisogna fare ridere con l'attualità".

Tra i temi trattati c'è quindi il processo al giro di squillo legato all'Hotel Carlton di Lille, in cui è finito sul banco degli imputati l'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn; e gli attentati terroristi di Copenaghen, ma anche la Grecia con un'intervista al nuovo ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis. La redazione è attualmente "ospite" del quotidiano Liberation ma si trasferirà presto in una nuova sede, più sicura, probabilmente nel XIII/o arrondissement, nell'est di Parigi. "Su questi uffici che abbiamo visitato non c'è ancora una conferma - ha riferito Biard - C'è uno studio in corso per testare se i pavimenti sono abbastanza solidi per poter accogliere delle panic room a prova di bomba".

Intanto il giornale riparte su nuove basi anche finanziarie: oltre 200 mila abbonati contro i 10 mila di prima delle stragi, e diversi milioni di euro tra donazioni, aiuti dal ministero della Cultura, oltre agli introiti dalle vendite delle copie del precedente numero, il cosiddetto "giornale dei sopravvissuti", andato a ruba in Francia e all'estero. Anche se le continue minacce di morte sui social network e gli attentati di Copenaghen hanno riacceso la paura. (ANSA).

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