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Cadono le prime teste nello scandalo dei gas di scarico

Sospeso dall'incarico fino a che non sarà stata fatta chiarezza sul caso il responsabile Volkswagen delle relazioni esterne e dei rapporti con il governo

Cresce la pressione mediatica sui grandi colossi dell'auto tedesca, dopo le notizie diffuse ieri circa i test sui gas di scarico dei motori diesel, e cadono le prime teste.

A fare le spese dei test sugli esseri umani e non solo sugli animali oggi è stato il manager della Volkswagen, Thomas Steg, responsabile delle relazioni esterne e dei rapporti con il governo, sospeso dall'incarico finché non sarà stata fatta chiarezza sul caso.

In mattinata, lo stesso Steg aveva dichiarato l'intenzione di Volkswagen di chiudere con la stagione dei test sugli animali: "Vogliamo escludere del tutto i test sugli animali per il futuro", aveva detto il manager a poche ore dalla sospensione dell'incarico.

"I test: un errore"

Anche il Ceo della casa di Wolfsburg, Matthias Mueller, ieri in serata aveva definito i metodi di analisi usati per i test "sbagliati, non etici e repellenti".

Intanto la Società di ricerca europea per l'ambiente e la salute nel settore dei trasporti, la Eugt fondata dai tre gruppi dell'auto tedesca e poi sciolta nel 2017, oggi ha difeso il metodo di analisi attraverso le parole del presidente del comitato scientifico, Helmut Greim, 81 anni.

Secondo il tossicologo la pratica dei test sugli animali e sugli uomini era corretta. "E' molto strano per uno scienziato leggere cosa è stato scritto nei media negli ultimi giorni a proposito dell'Eugt e dei test sulle scimmie e sulle persone", si legge sulle pagine del quotidiano economico Handelsblatt.

I risultati della ricerca erano importanti, afferma Greim, ed è un peccato che studi del genere non si siano potuti ripetere per la chiusura della società.

Gli studi, infatti, erano stati approvati dalla commissione etica della società, ha continuato lo scienziato.

Rincara la dose il quotidiano economico Handelsblatt, sostenendo che in merito ai test sui gas di scarico dei motori diesel "le pratiche erano note" da tempo, tanto che lo stesso Greim ne aveva riferito in una seduta della commissione d'inchiesta parlamentare sul dieselgate dell'8 settembre 2016.

Il commento dalla politica

Nel corso della seduta lo scienziato e tossicologo dell'Eugt aveva illustrato gli effetti delle emissioni sui polmoni affermando: "ho queste informazioni dai test sugli animali".

All'epoca, riferisce Handelsblatt, nessuno aveva approfondito la questione. La politica però non accetta di essere tirata dentro e il ministro della giustizia, il socialdemocratico Heiko Maas, oggi ha dichiarato che "quello che è stato riportato è scioccante" e "chi ha dato il mandato per test del genere deve aver perso completamente il senso della misura".

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Redazione