Anonymous: così torna ad attaccare l'Isis
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Anonymous: così torna ad attaccare l'Isis

"Sarete trattati come un virus e noi siamo la cura”. Proseguono gli attacchi di Anonymous ai siti jiadisti. "Non vi daremo tregua”

In un video pubblicato da Anonymous, gli hacker raccontano come stanno colpendo la rete jiadista.

I guerrieri digitali raccontano di aver colpito centinaia di account Twitter e Facebook e qualsiasi piattaforma utilizzata dallo Stato Islamico, come promesso all'indomani della strage di Charlie Hebdo.



In questo nuovo video Anonymous spiega come il gruppo di hacker sia composto da gente di tutte le religioni (cristiani, musulmani, ebrei), di tutte le età (studenti, professionisti, anziani) e di qualsiasi orientamento sessuale o etnia. 

Uniti come fossero una sola persona.

"Sarete trattati come dei virus e noi siamo la cura”, rivolgendosi all'Isis.

Vengono colpiti anche tutti gli account di propaganda islamica: soprattutto i reclutatori che attraverso i social cercano in rete i simpatizzanti dello Stato Islamico.

E pubblicano online l'elenco di account sospesi grazie al lavoro di Anonymous e al gruppo RedCult, rendendo noti anche alcuni account Facebook da tenere d'occhio.

"E questo”, avvertono, "è solo l'inizio”.

Account e messaggi di Anonymous

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Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

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