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Angela Merkel alla Tv tedesca: "Mai lasciata sola l'Italia sui migranti"

La cancelliera partecipa a un noto talk-show per difendere la sua politica d'accoglienza e lanciare un appello ai ministri UE riuniti in Lussemburgo

Con il consenso in caduta libera per l'emergenza profughi, Angela Merkel ha giocato la carta televisiva partecipando al noto talk-show politico condotto dalla giornalista Anne Will per il canale Ard. Un'intervista a tutto campo, in cui si è fatto riferimento anche al nostro Paese: "Non è vero che abbiamo lasciato sola l'Italia", ha detto la cancelliera tedesca. "Abbiamo guardato i dati dei richiedenti asilo in Italia e in Germania dal 2012 e, nel migliore dei casi, quelli in Italia erano un terzo di quelli arrivati in Germania per ciascuno di questi anni".

L'impegno più difficile dalla riunificazione
Il dibattito, come ovvio, s'è incentrato però soprattutto sulla situazione interna, al proposito della quale Angela Merkel ha definito l'emergenza profughi "il compito più difficile" che la Germania si trova ad affrontare dalla sua riunificazione, pur dichiarandosi "assolutamente convinta" che il Paese ce la farà.

Inoltre, rispondendo alla domanda se sia disposta a correre il rischio di perdere la sua carica politica per i migranti, la cancelliera - dopo aver ricordato di essere il leader di un partito cristiano - ha dichiarato di essere invece disposta a "lavorare tanto duramente quanto sono in grado di fare" e che il suo compito è anche quello di trasmettere "ottimismo" a tutti i cittadini tedeschi.

Il richiamo alla UE alla vigilia del vertice dei ministri
Angela Merkel ha quindi ribadito che comunque non è possibile risolvere l'emergenza in corso senza la collaborazione dei partner europei e dei Paesi vicini come ad esempio la Turchia, insistendo anche sulla necessità di affrontare alla radice le cause delle migrazioni così come di rivedere l'intero processo di asilo politico. Temi, questi, sul tavolo del vertice dei ministri degli Interni dell'Unione europea in svolgimento oggi in Lussemburgo, con all'ordine del giorno rimpatri, rafforzamento del controllo delle frontiere esterne e salvaguardia delle regole sulla libera circolazione delle persone previste dagli accordi di Schengen.

Al suo arrivo all'incontro, il presidente di turno - il ministro del Granducato Jean Asselborn - ha ribadito che "Schengen, controllo delle frontiere esterne e rimpatri costituiscono un pacchetto unico". Tre dossier diversi di un'unica strategia, che oggi si concentrerà comunque soprattutto sulla parte relativa ai rimpatri.

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Redazione