Elezioni Regionali in Sardegna: i risultati
Affluenza al 52%, record negativo. Il testa a testa è tra Pigliaru e Cappellacci
E' iniziato alle 7 di questa mattina lo spoglio elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e la scelta del nuovo Governatore della Regione Sardegna. Sono al lavoro 1.836 sezioni, sparse nelle otto Circoscrizioni, dove ieri si e' recato a votare “solamente” il 52,23% degli aventi diritti dei cittadini sardi. Infatti, alla chiusura dei seggi elettorali, è stato registrato un netto calo rispetto al 2009, quando i sardi andati alle urne erano stati il 67,57%. Il partito dell'astensione sembra, quindi, segnare la consultazione del 2014. In totale i votanti chiamati alle urne sono stati 1.480.366 sardi (725.305 uomini e 755.061 donne) per scegliere fra i sei candidati presidenti e rinnovare il Consiglio. 60 i posti nell'Assemblea regionale che grazie alla riforma dello Statuto autonomistico che li ha ridotti da 80. La provincia dove si e' votato di piu' e' Nuoro, con il 56,54%, maglia nera invece per Carbonia Iglesias inchiodata al 48,83%. Male anche Oristano con il 49,71% e il Medio Campidano con il 49,92%.
Non è stata una consultazione nazionale ma e' certamente un test per i leader dei partiti: per far vincere la propria coalizione si son spesi in prima persona, fra gli altri, anche Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.
I candidati:
Ugo Cappellacci per il Centrodestra. Francesco Pigliaru per il Centrosinistra. La scrittrice Michela Murgia (Sardegna Possibile), l'ex Pdl Mauro Pili (Unidos), Pier Franco Devias(Fronte indipendentista Unidu) e Gigi Sanna (Movimento Zona Franca)
L'obiettivo è superare il 25% dei consensi che, in virtù della nuova legge elettorale regionale, permetterebbe di ottenere la maggioranza assoluta in Consiglio con 33 seggi su 60. Assente di lusso di queste elezioni: il Movimento 5 Stelle, che a causa dei contrasti interni, non è riuscito a presentare un candidato presidente e una lista da appoggiare.
