Elezioni regionali 2015: i risultati
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Elezioni regionali 2015: i risultati

Confermata la vittoria di Toti (Fi) in Liguria, di Zaia (Lega) in Veneto e del Pd in Toscana, Marche, Puglia, Umbria e Campania. Altissimo l'astensionismo

(Live blogging in aggiornamento)

Si sono aperti il 31 maggio alle 7 i seggi per le elezioni in 7 Regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia) e in 427 comuni, tra cui 17 capoluoghi, cioè Venezia, Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania. Si è votato fino alle 23 mentre in Sicilia i seggi saranno aperti anche il 1 giugno dalle 7 alle 15.

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1 giugno

Il punto La proliferazione delle liste, la molteplicità delle alleanze nelle diverse regioni, rendono difficile uno studio dei flussi elettorali rispetto alle elezioni regionali del 2010. Gli analisti sono propensi a dire che in queste amministrative l'elemento locale ha pesato maggiormente rispetto a quello nazionale. Due elementi sembrano tuttavia comuni a tutte e sette le regioni: l'astensionismo e il peso che la crisi economica ha avuto nelle scelte. Che l'astensionismo abbia fatto da padrone, lo dimostra il dato generale (ha votato il 53,90% rispetto al 64,13% del 2010), omogeneo in tutte le regioni; e lo certificano alcuni dati esemplari. In Veneto Luca Zaia nel 2010 vinse con 1.528.382 voti (contro i 738.763 di Bortolussi), e quest'anno si ferma a quota 1.107.145 (502.841 quelli di Moretti). In Campania Vincenzo De Luca ha vinto con 985.962 voti, e cinque anni fa con 1.258.787 voti aveva perso contro Stefano Caldoro. Inoltre sull'astensionismo, "ha inciso anche la crisi economica, che ha pero' in parte premiato anche i partiti di opposizione radicale come Lega e M5s". L'Istituto Cattaneo di Bologna ha fatto un raffronto tra i voti ottenuti dai quattro principali partiti (Pd, M5s, Lega e Fi) rispetto alle Politiche del 2013 e alle Europee del 2014: ebbene, solo il Carroccio avanza, e gli altri tre arretrano. Il Pd ha perso in tutto 2.143.003 voti sul 2014 e 1.083.557 sul 2013. M5s cala del 60% rispetto alle politiche del 2013, ma anche rispetto alle europee del 2014 (-40,4%): in valore assoluto, meno 1.956.613 voti e meno 893.541. In calo anche Fi che sul 2013 e sul 2014 cede 1.929.827 voti e 840.148. La Lega ha un vero balzo di 402.584 rispetto a due anni fa, e di 256.803 sull'anno scorso. Il dato è confermato da Swg che in uno studio, regione per regione, che i flussi elettorali della Lega sono ovunque solo in entrata, riuscendo a rubare voti sia anche a Pd e M5s e non solo a Fi. Per esempio in Liguria il più 14,7% è arrivato prendendo voti da Pd (1,3%), M5s (2,3%), da Fi (4%) oltre che dall'astensione (6,3%).  (ANSA)


Elezioni regionali 2015: l'opinione di Giorgio Mulè

18:21 Dopo ore di attesa sono arrivati i dati definitivi: Michele Emiliano del Pd è ufficialmente il nuovo governatore della Puglia. L'ex sindaco di Bari ha ottenuto il 47,1% delle preferenze, ottenendo 793 mila voti. Al secondo posto Antonella Laricchia del M5s con il 18,4%. Terzo Francesco Schittulli, sostenuto da Raffaele Fitto e Fratelli d'Italia con il 18,3%. Adriana Poli Bortone, la candidata di Forza Italia e Noi con Salvini, ha invece ottenuto il 14,4% delle preferenze.

18:03  I quattro candidati al consiglio regionale di Puglia indicati dalla Commissione antimafia secondo i canoni della legge Severino - Enzo Palmisano, Giovanni Copertino, Massimiliano Oggiano e Fabio Ladisa - stando ai dati raccolti dai comitati elettorali dei partiti di riferimento non sono stati premiati dal voto degli elettori. Amareggiato si è definito Copertino, candidato nelle liste di Forza Italia, politico democristiano di lungo corso e governatore pugliese negli anni Novanta: "Sono stato sbattuto sulle prime pagine dei giornali e chiederò un chiarimento in sede parlamentare e anche probabilmente in sede legale. Chi mi ha votato, ha diritto di sapere che persona sono".  Gli altri impresentabili non risultano dai calcoli dei rispettivi partiti tra i potenziali eletti: Enzo Palmisano perché la lista Schittulli-Area Popolare non dovrebbe eleggere un consigliere nella circoscrizione di Brindisi; Massimiliano Oggiano, in lista con Oltre con Fitto, non è nelle prime due posizioni, mentre Fabio Ladisa, candidato nell'aggregazione centrista di Realtà Italia, Udc e Centro democratico, a sostegno di Michele Emiliano, secondo i primi riscontri è preceduto da altri tre candidati.


14:00 "È un risultato stratosferico". Luca Zaia, riconfermato presidente del Veneto con oltre il 50% dei consensi dando un distacco di 27 punti percentuali ad Alessandra Moretti, la candidata del centrosinistra, non perde l'aplomb ma usa aggettivi forti per esprimere la sua soddisfazione per un risultato, ricorda, che dice una sola cosa: "continua a governare". "Soprattutto - evidenzia, pensando alle rotture interne alla Lega nei mesi scorsi con la fuoriuscita di Flavio Tosi poi candidato-concorrente - sapendo da dove venivamo".

13:14 ''Ho 300 sms e chiamate perse nel telefonino, ho cercato di scorrerle velocemente, ma non so se c'è anche un messaggio del presidente del Consiglio Renzi. Comunque ringrazio tutti...''. Così il neo governatore delle Marche Luca Ceriscioli, in conferenza stampa. Il presidente uscente Gian Mario Spacca l'ha chiamata? ''Non lo so, magari è suo uno degli sms''. Nella notte Spacca ha diffuso una nota in cui augura buon lavoro al suo successore.

13:00 "Avvieremo da subito contatti con il governo nazionale sulle crisi e sul destino industriale della Campania: ho già in programma un incontro con il presidente del Consiglio". Lo ha detto il neo governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del suo comitato elettorale alla Stazione marittima. "Avvieremo un un dialogo fermo per avere una triangolazione tra Regione, Governo e grandi gruppi pubblici, e penso a Finmeccanica e Fincantieri, per aprire una stagione di investimenti industriali in Campania", ha aggiunto.

12:56Giovanni Toti si dimetterà a giorni da europarlamentare. Lo ha detto lo stesso neo presidente della Regione Liguria in una affollata conferenza stampa durante la quale ha spiegato di non essere riuscito a parlare con la candidata sconfitta del Pd Raffaella Paita. "Ci siamo reciprocamente cercati ma non siamo riusciti a contattarci, non si tratta di un problema di incomunicabilità, ma di telefoni occupati". 

12:50 "Il fatto di essere intorno al 51% rende questa una vittoria strepitosa, senza se e senza ma. E io farò fruttare questa vittoria del centrosinistra e non mi farò fermare da niente e nessuno". Lo ha detto il neo eletto presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in conferenza stampa. "Rimaniamo umili e con i piedi per terra - ha aggiunto - perché sappiamo che il Consiglio regionale è una cosa complessa. E che ha al suo interno forze politiche che posso agevolare o rendere molto complicato il lavoro della maggioranza".

12:44 "Cominceremo a lavorare subito senza perdere un minuto di tempo: daremo vita a una Giunta regionale competente e rappresentativa della società civile che deciderò in autonomia". Così il neo governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del suo comitato elettorale alla Stazione marittima.

11:00 Il candidato Pd Vincenzo De Luca con il 40,9 % dei voti (5614 sezioni scrutinate su 5835) è il nuovo governatore della Campania

ore 10:56 Con il 34,45% dei voti Giovanni Toti, candidato governatore della Regione Liguria, si conferma ampiamente vincitore in base ai dati del Viminale, con 1789 seggi scrutinati su 1790. La candidata Pd Rafaella Paita ha conquistato il 27,84% dei voti, battua da Toti del centrodestra. La 5 stelle Alice Salvatore ha preso il 24,84% dei voti alle regionali liguri.

ore 10:33 Dall'alba è in corso in Puglia una vero e proprio testa a testa per pochi voti tra i candidati governatori Laricchia (M5S) e Schittulli (Oltre con Fitto, Fratelli d'Italia, Movimento Schittulli-Area popolare) per la conquista del secondo posto alle regionali, dopo la vittoria conclamata attribuita dalle urne a Michele Emiliano (Pd). Ora Schittulli - che nella notte era dato al terzo posto preceduto da Laricchia - risulta essere in testa rispetto alla candidata dei Cinque Stelle con il 18,28%. Laricchia, che fino a poco tempo fa aveva scavalcato il candidato del centrodestra, ha ora il 18,03%. Segue l'altra candidata del centrodestra, Adriana Poli Bortone (Fi-Noi con Salvini) con il 14,57. Al momento sono state scrutinate in Puglia 3.305 sezioni su 4.016

ore 9:20 "Grazie a tutti per questo risultato che ha dell'incredibile. Poi da oggi si riprende il lavoro col doppio della carica, ci sono anche dei ballottaggi da vincere". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, parlando del risultato di Regionali e Amministrative in diretta a Radio Padania. Quando al Veneto, ha aggiunto, "dov'è arrivato Tosi? È alla fermata del bus, dov'è? Per me viene la coerenza prima di tutto".

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ore 8:40 "Sono molto soddisfatto per il risultato ottenuto e ringrazio i marchigiani che hanno votato. Esprimo un particolare riguardo per quelli che non lo hanno fatto. L'auspicio è riuscire a far tornare loro la voglia di votare". Questa la prima dichiarazione del neo presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli (Pd, Uniti per le Marche, Popolari Marche Udc). Ceriscioli ha vinto con il 41,1% dei voti. "Ha vinto il cambiamento - ha aggiunto -, da domani saremo al lavoro e tutti ci confronteremo e lavoreremo per il bene della comunità marchigiana. L'alto astensionismo è dovuto alla situazione difficile di questi anni che si traduce in una rottura di fiducia e noi dovremo recuperarla". Gianni Maggi (Movimento 5 Stelle) si è attestato al 21,8%, Francesco Acquaroli (Fdi-An e Lega Nord) al 19%, il presidente uscente Gian Mario Spacca (Marche 2020-Ap, Fi e Dc) si è fermato al 14,2%, Edoardo Mentrasti (Altre Marche- Sinistra Unita) al 4%.

8:25 "Da domani si lavora con intensita'. Abbiamo cambiato la storia di questa regione. Eravamo l'Emilia nera, ora si vince dal 2004. Grazie a tutti!". È il tweet che Michele Emiliano, neo presidente della Regione Puglia, ha lanciato subito dopo aver appreso della sua vittoria.

ore 8:05Catiuscia Marini, candidata del Pd, è stata eletta governatore dell'Umbria, con il 42,8%. È il dato definitivo fornito dal sito del Viminale. 

ore 6:30Cinque a due: potrebbe essere questo alla fine il risultato delle regionali tra i due schieramenti di centrosinistra e centrodestra. Il Pd si afferma in Toscana, Marche, Puglia e dopo un testa a testa si avvia ad avere anche la meglio anche in Umbria. In Campania Vincenzo De Luca è al momento primo ma nello spoglio, ora per ora, l'azzurro Stefano Caldoro è sempre rimasto a distanza ravvicinata. In ogni caso il dato emblematico di queste consultazioni regionali è soprattutto la bassa affluenza alle urne: si è recato ai seggi solo il 52,2% degli italiani nelle sette regioni in cui si votava, quasi 12 punti in meno rispetto al 64,1% delle precedenti consultazione omologhe a quelle di ieri. Per cinque regioni la vittoria è sembrata netta già dalle prime proiezioni: in Toscana, Puglia e Marche fa il pieno di voti il centrosinistra. In Veneto il leghista Luca Zaia "doppia" Alessandra Moretti del Pd e lascia molto più indietro il fuoriuscito Flavio Tosi.

La sorpresa arriva però dalla Liguria dove il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, secondo l'ultimo bilancio delle schede scrutinate è al 34,7%, seguito ad una certa distanza dalla Dem Raffaella Paita con la M5S Alice Salvatore terza e Luca Pastorino, candidato della sinistra, quarto. Con il Pd che, come lo stesso premier Matteo Renzi aveva avvertito nei suoi comizi, paga la prima vera scissione a sinistra. "Il cinico disegno di Cofferati, Civati, Pastorino si realizza compiutamente", ha commentato la candidata del Pd Raffaella Paita. In Umbria vittoria molto probabile per Catiuscia Marini (centrosinsitra) anche se nelle prime proiezioni sembrava che potesse aprirsi una chance per il candidato di centrodestra Claudio Ricci. Altro risultato che si fa attendere è quello della Campania. Ma l'esito, a oltre metà dello scrutino, vede De Luca primo (al 39,9% contro il 38% di Stefano Caldoro), superando di fatto anche la 'black list' stilata dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi e ultimo pomo della discordia all'interno del Pd. In Puglia la vittoria è scontata: sarà Michele Emiliano il nuovo governatore e tra i primi a salutarlo il presidente uscente Nichi Vendola: "Complimenti sinceri affettuosi Emiliano per una vittoria così netta, forte, e auguri calorosi di buon lavoro, un lavoro che sarà durissimo, di una complessità incredibile". (ANSA).

ore 2:50 - Pd in bilico tra il 6-1 e il 4-3, con la Liguria verso il centrodestra e l'Umbria con Catiuscia Marini avanti di poco rispetto al forzista Claudio Ricci. Mentre in Campania Vincenzo De Luca è primo, sfiora il 40% ma il presidente uscente, l'azzurro Stefano Caldoro, segue a circa due punti di distanza. A poche ore dalla chiusura delle urne per le regionali, per Matteo Renzi si profila una vittoria a geometria variabile, mentre il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, definisce in nottata il 5 a 2 come il risultato più probabile.

Anche se non maschera una frenata dei Dem: fermi, nel computo delle sette Regioni, al 22,6% e tallonati dal M5S, a tre punti di distacco e secondo partito. Vittorie certe per il Pd, si registrano in Toscana, Marche e Puglia, mentre esce di certo rafforzato dal voto Beppe Grillo, con il M5S primo partito in Liguria, Campania e Puglia. In Veneto la Lega Nord conferma la sua forza doppiando Fi, trionfando con Luca Zaia e concretizzando, di fatto, la sfida lanciata da Matteo Salvini grazie anche al secondo posto del suo candidato in Toscana e al terzo nelle Marche.

FI in Puglia paga invece la guerra tra i vertici del partito e i ribelli guidati da Raffaelle Fitto che riesce, stando alle prime proiezioni, a piazzare il suo candidato Francesco Schittulli avanti alla candidata azzurra Adriana Poli Bortone. È la Liguria la vera sorpresa delle regionali di questa primavera. Le prime proiezioni infatti danno il consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti oltre il 33%, seguito ad una certa distanza dalla Dem Raffaella Paita con la 5S Alice Salvatore terza e Luca Pastorino, candidato della sinistra, quarto. Con il Pd che, come lo stesso premier Renzi aveva avvertito nei suoi comizi, paga la prima vera scissione a sinistra.

E se nella roccaforte rossa umbra il vantaggio di Marini sull'avversario del centrodestra è minimo in Toscana Enrico Rossi è in testa al 47%, con Claudio Borghi (Ln-Fdi) al 18.8%, nelle Marche e in Puglia si affermano Luca Ceriscioli e Michele Emiliano, seguiti entrambi dai candidati M5S. Mentre in Campania Vincenzo De Luca, si avvia a 'sconfiggere' anche gli effetti della 'black list' stilata dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi e ultimo pomo della discordia all'interno del Pd.

Il premier Matteo Renzi assiste alle prime proiezioni al Nazareno, assieme agli altri big del partito, mantenendo un prudente distacco, ben fotografato dall'immagine del capo del governo e del presidente del Pd Matteo Orfini impegnati a giocare alla playstation. E lo steso Orfini, in serata, precisa, al pari del premier nei giorni scorsi, come "non ci sia alcun rapporto tra il voto e il governo". Voto che "non e' un giudizio degli elettori sul governo". Forza Italia osserva che, se il centrodestra si presenta unito, puo' vincere. Mentre Renato Brunetta attacca: "Renzi perde, conseguenze sul governo". Ma Salvini, nel frattempo, certifica la sua Opa sul centrodestra e avverte: "Siamo uno spauracchio per tante mummie"

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Ore 19:00 - Affluenza alle urne  superiore alle aspettative. Alle 19 le rilevazioni segnalano una percentuale di votanti superiore al 37 per cento.

ore 16:25 - Secondo le rilevazioni alle 12 di oggi ben il 15% degli elettori si è recato ai seggi delle regionali facendo registrare un sorprendente +5% di affluenza rispetto a cinque anni fa, quando, tuttavia, si votava in due giorni (domenica e lunedi') e non in uno come quest'anno. È in calo di due punti percentuali invece l'affluenza se si paragona alle europee dello scorso anno, con l'eccezione della Campania.

Guardando nel dettaglio i dati, si evince che in Puglia ha votato per le regionali il 13,3% degli elettori, in aumento di più di quattro punti; in Toscana ha votato per le regionali il 14,6% degli elettori, con una crescita di oltre cinque punti; picco di affluenza in Umbria e in Veneto, con un aumento di elettori di addirittura di 7 punti percentuali: in Umbria ha votato per le regionali il 15.4% degli elettori, in Veneto ha votato il 17,8% degli elettori, in aumento di quasi sette punti rispetto alle precedenti omologhe; nelle Marche ha votato per le regionali il 13,4% degli elettori, in aumento di quasi 5 punti rispetto alle precedenti omologhe; in Liguria ha scelto di andare alle urne il 16.8% degli elettori, in aumento di quasi cinque punti; in Campania ha votato per le regionali 13,9% degli elettori, in aumento di oltre cinque punti, a Napoli ha votato il 12,4% degli aventi diritto. Per le comunali l'affluenza alle ore 12 è stata del 20,2% nei 512 centri chiamati al voto. A Venezia, il capoluogo più importante chiamato al rinnovo, ha votato il 18,4%.

Impresentabili e polemiche

In attesa dei primi exit poll e dello spoglio delle schede che ci sarà nella notte e che porterà poi i risultati finali, non si placano le polemiche contro la lista degli "impresentabili" presentata dalla Commissione parlamentare Anti-Mafia presieduta da Rosy Bindi solo due giorni fa.

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La valenza politica delle Elezioni Regionali non è certo secondaria. Mai come in questo periodo in cui il PD di Matteo Renzi cerca una conferma del 40% ottenuto alle Elezioni Europee del 2014, la Lega di Matteo Salvini attende l'exploit alle urne dopo il calo di consensi registrato sia da Forza Italia che da Ncd negli ultimi tempi e che ha avuto evidenza nel recente turno di votazioni in Trentino Alto-Adige

La tragedia

Si è suicidato a soli 27 anni, a poche ore dall'apertura delle urne per le elezioni comunali in cui era candidato consigliere a Vigevano. Prima di impiccarsi nella sua abitazione, ieri sera intorno alle 23, Federico Cerutti ha scritto sulla sua pagina Facebook un lungo messaggio d'addio che si apre con le ragioni del suo gesto ("Amore, sofferenza, depressione, solitudine") e si chiude con: "Non ho più voglia di affrontare questa realtà. Non piangete, non ne vale la pena. Vi ho amato, anche se a modo mio".

ANSA/ FILIPPO VENEZIA
Seggio elettorale - 31 maggio 2015

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