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(AP Photo/Virginia Mayo, File)
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Elezioni Europee 2019; la campagna elettorale dove non si parla di Europa

Tutti dicono di volerla cambiare, nessuno spiega come. E si parla solo di economia, crescita, flat tax, Iva

La campagna elettorale per le ormai prossime Elezioni Europee 2019 è tra le più strane che la storia politica di questo paese ricordi. Soprattutto perché di tutto si parla in queste settimane tranne che di Europa.

E di cose da dire ce ne sarebbero, anche parecchie. Diciamo che si era partiti bene: tutti concordi che questa Europa non va bene e vada cambiata. Tra questi anche i partiti che sarebbero i responsabili di un così grande fallimento (Pd e Forza Italia) oltre a chi, come Lega e Movimento 5 Stelle da sempre sono stati contro ed iper critici verso Bruxelles.

Poi però il vento è cambiato. Una campagna elettorale basata sugli errori del passato e la nascita di una nuova Europa per il domani avrebbe fatto solo il gioco di Salvini. Così, ecco la trovata: buttiamola sull'economia. Prendete ad esempio questi ultimi giorni per non dire settimane: Iva, flat Tax, recessione. Il dibattito politico è incentrato solo attorno a tematiche economiche interne al paese. 

Per l'amor del cielo: cose importanti ma che con l'Europa non hanno nulla a che vedere. Però se l'economia e le tasse sono l'unico modo che le opposizioni hanno per mettere in difficoltà il Governo giallo-verde e rosicchiare così qualche voto, che la si butti sull'economia e dell'Europa magari parliamo tra 5 anni.

A noi però alcuni dubbi restano, anche perché spesso è l'Europa stessa a dettarci tempi, norme e regole anche economiche.

Ci piacerebbe sapere come gestire una Europa dove esistono paesi da tassazioni insostenibili (Italia) ed altri (Malta, Lussemburgo, Irlanda) che somigliano molto a veri e propri "paradisi fiscali".

Ci piacerebbe sapere quale sarà la politica sui migranti, se ce n'è una o se, come sospettiamo, alla fine saremmo lasciati soli, con gli altri a farci lezioni su accoglienza e umanità.

Ci piacerebbe sapere perché la Francia continua a fare il bello ed il cattivo tempo in Libia, malgrado gli accordi internazionali. 

Ci piacerebbe sapere perché la Germania che si comporta da maestra severa ad esempio sulle banche ha usato il pugno duro verso l'Italia ma poi sta provando a fare la furba, violando le regole che ci ha imposto, sulla possibile fusione DB-Commerzbank.

Ci piacerebbe sapere che senso ha un Parlamento con due sedi, un'istituzione che non piace a nessuno, quali siano stati gli errori che hanno portato alla Brexit. Invece niente.

Su questo i veri Juncker, Moscovici, Merkel, Macron e soloni vari non hanno dato risposte e nemmeno Zingaretti e compagnia hanno presentato soluzioni pratiche reali. Silenzio. 

Ci toccherà quindi andare al voto senza sapere cosa, come e perché. E la netta sensazione che l'Europa e la politica ci abbiano fregato un'altra volta.


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