Vivere all’estero: le 15 destinazioni top secondo Hsbc
Economia

Vivere all’estero: le 15 destinazioni top secondo Hsbc

Quali sono i Paesi migliori per chi vuole cambiare vita, tenendo conto dell’aspetto professionale, del rapporto lavoro-qualità della vita e dell’istruzione per i figli

Il ranking annuale di Hsbc “Expat Explorer”, presentato da Business Insider , identifica le quindici migliori destinazioni dove cambiare vita, tenendo conto della qualità del lavoro, dell’andamento economico, del fatto di crescere i figli all’estero e della qualità della vita. L'inchiesta  ha coinvolto oltre settemila persone che vivono all’estero. In base alle risposte, il Sud Africa conquista il quindicesimo posto. A dispetto di un alto tasso di criminalità e di un alto costo per l’istruzione dei figli, il paese africano ha dalla sua un’alta qualità dello standard di vita. Chi mette al primo posto il valore della formazione e del tempo libero con i figli, sarà interessato dalla Nuova Zelanda, al 14° posto della classifica. Il Governo di Auckland sembra sempre molto interessato ad accogliere gli stranieri, come dimostra un sito creato appositamente

Per chi invece pensa soprattutto al business, il Qatar è una destinazione da prendere in considerazione, visto che è uno fra gli stati con la maggiore ricchezza pro-capite. Per contro, risulta carente in sotto-categorie come la qualità delle abitazioni, l’intrattenimento, lo shopping e la possibilità di farsi nuovi amici. A cui si aggiunge una forte disparità fra ricchi e poveri. Anche l’istruzione non è uno fra i punti forti del Qatar, per questa ragione molti expat educano i figli a casa. Dodicesimo posto per gli Stati Uniti: il Paese delle opportunità porta a casa molti punti per quanto riguarda la cultura del lavoro, la qualità della vita per genitori e figli e il livello dell’istruzione. Negli Stati Uniti, inoltre, è più facile comprare una casa o una macchina, mentre in generale la soddisfazione per l'economia resta bassa. Con migliaia di nuovi posti di lavoro nella finanza e nelle startup, la Turchia conquista l’undicesimo posto, garantendo agli stranieri una buona qualità di vita. I voti sono meno brillanti per quanto riguarda l’istruzione, la salute e la qualità dell’ambiente lavorativo. 

Hong Kong è in decima posizione, spinta verso l’alto dalla qualità dell’istruzione e delle strutture per la cura dei più piccoli. Per contro, chi la sceglie come destinazione si deve abituare a spazi ridotti, perché la città è una fra le più densamente popolate e costose del mondo. Inoltre, chi ci vive, lavora moltissimo e il risultato è una bassa qualità nel rapporto lavoro – tempo libero. Gli stipendi alti per gli stranieri sono una fra le ragioni per cui sempre più persone, giovani in particolare, scelgono gli Emirati Arabi Uniti. La ricchezza si traduce in buone scuole e immensi centri commerciali. La cultura islamica, però, obbliga a fare i conti con un approccio conservativo all’esistenza e regole di comportamento lontane da quelle occidentali. Chi si è trasferito lamenta la difficoltà a conoscere gente nuova. Il Belgio, oltre a vantare alcuni fra i risultati migliori per l’istruzione dei figli, si fa notare anche per sotto-categorie come salute, benessere e facilità di apprendere lingue straniere e per il basso livello di criminalità. Meno positivi i risultati per quanto riguarda la possibilità di fare sport e condurre una dieta sana. Al settimo posto, la Russia porta a casa buoni voti per l’intrattenimento, la vita sociale, la facilità nel crearsi una nuova rete di amici. L’istruzione è considerata tendenzialmente costosa, gli stipendi non sono alti, ma anche il costo della vita resta contenuto. Il 90% degli expat confessa una forte attrazione nei confronti del Canada che si posiziona al sesto posto. L’istruzione e l’accesso alle cure mediche sono considerate di buon livello, mentre le voci carenti sono ambiente lavorativo ed equilibrio lavoro-tempo libero. 

Fra i Paesi più felici del mondo, l’Australia è una destinazione che conquista il quinto posto per l’alta qualità della vita. Fare amicizia è facile come pure intergrarsi nella nuova realtà, ma non tutto è perfetto: i trasporti pubblici, infatti, sono quasi inesistenti. Le Isole Cayman sono la destinazione d’elezione per chi valorizza l’aspetto economico e non vuole rinunciare alla qualità della vita e a un buon livello di socialità. Il clima aiuta, ma il biglietto di ingresso non è alla portata di tutti. Terza posizione per Singapore, luogo d’elezione per chi aspira a fare carriera e per la qualità dell’educazione per i figli, pur sempre costosa. Basso il rapporto lavoro – tempo libero e il 53% degli intervistati si dice preoccupato per la sicurezza del proprio lavoro. Secondo posto per la Germania, considerato il primo Paese al mondo dove far crescere i figli, secondo i pareri degli expat che ci vivono e che, nell’87% dei casi, si dicono soddisfatti dell’economia, contro il 54% medio dell’Europa. Lo svantaggio è un costo della vita elevato. Nonostante non brilli per la qualità dell’istruzione, la Cina conquista il podio per la qualità dei posti di lavoro e la relativa bassa concorrenza. La cultura locale, la facilità di fare amicizia, l’equilibrio lavoro tempo – libero raccolgono il favore di un numero crescente di expat.

Il ranking, infine, è personalizzabile al sito dedicato

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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