Unico e 730, dieci cose da sapere
Economia

Unico e 730, dieci cose da sapere

Le più importanti novità di quest'anno per la dichiarazione dei redditi

L'appuntamento con la dichiarazione dei redditi è alle porte. Fra pochi giorni o settimane, milioni di contribuenti dovranno consegnare il modello 730 (nel caso dei lavoratori dipendenti e dei pensionati ) o il Modello Unico 2014 (per gli autonomi e i liberi professionisti). Ecco le novità di quest'anno e le cose da sapere prima di preparare i documenti.

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LE SCADENZE

Per la consegna del modello 730, la scadenza è fissata sulla carta al 31 maggio, ma è probabile che vi sia (come ogni anno) una proroga di qualche settimana, anche se la data finale è ancora da stabilire. Il Modello Unico può essere consegnato già dal 2 maggio scorso ma la scadenza è fissata per ora al 30 giugno.

IL BONUS ARREDI

Debutta da quest'anno il Bonus Arredi. Chi ha ristrutturato la casa nel 2013 e ha acquistato anche dei mobili o degli elettrodomestici con classe energetica superiore ad A+, potrà detrarre dall'irpef il 50% della spesa . Per usufruire dello sconto fiscale, bisogna aver pagato con un bonifico o una carta di credito (non con assegni o contanti) e l'acquisto deve essere avvenuto tra il 6 giugno e il 31 dicembre 2013. Le somme pagate nel 2014 saranno invece scontabili con la dichiarazione dei redditi del 2015. La detrazione va ripartita in dieci rate annuali e può essere calcolata su un massimo di 10mila euro. Esempio: chi spende 20mila euro per i mobili nuovi può scontare dall'imposta 5mila euro (il 50% di 10mila, che è il tetto massimo) da suddividere in dieci tranche annuali di 500 euro l'una.

RISTRUTTURAZIONI

Chi ha eseguito lo scorso anno dei lavori di ristrutturazione della casa, può scontare dall'irpef il 50% della spesa sostenuta. Va ricordato che la cifra massima su cui si calcola la detrazione ammonta a 96mila euro e va ripartita in dieci tranche annuali come il Bonus Arredi.

ECOBONUS PIU' GENEROSO

Aumenta del 10% l'ecobonus per gli interventi che migliorano l'efficienza energetica degli edifici (pannelli solari, caldaie a basso consumo). Le spese sostenute per questo tipo di lavori possono infatti essere scontati dalle tasse (in dieci tranche come le ristrutturazioni), per una quota che dipende dalla data in cui sono stati affrontati i costi. Gli importi pagati prima del 6 giugno 2013 sono detraibili al 55% mentre quelli versati dopo il 6 giugno danno diritto a uno sconto fiscale, più alto, pari al 65%.

POLIZZE PENALIZZATE

Nel 2014 diminuiscono i vantaggi fiscali per le somme versate nelle polizze sulla vita. Fino all'anno scorso, i premi versati potevano essere detratti dall'irpef per una quota del 19%, con un tetto massimo di 1.291 euro circa. Da quest'anno, il limite massimo su cui calcolare le detrazioni scende a 630 euro. Dunque, il beneficio fiscale massimo scende a 120 euro, mentre prima era di 245 euro.

FIGLI CARICO

Sono aumentate fino a 150 euro le detrazioni per chi ha un figlio a carico e redditi bassi, mentre è stata elevata da 220 a 400 euro la detrazione a favore di chi ha un figlio disabile.

SPESE SANITARIE

Confermate le detrazioni irpef del 19% per le spese sanitarie. Nella dichiarazione di quest'anno, a differenza del 2013, dovrà essere indicato l'intero importo delle somme pagate per le cure mediche e i medicinali. La detrazione, come avviene da un po' di anni, si calcolerà però soltanto sulla parte di spese che supera la soglia di129,11 euro.

CEDOLARE SECCA

Chi ha affittato un appartamento residenziale a canone agevolato può pagare un' imposta ridotta (con il meccanismo della cedolare secca) sulle rate di locazione incassate nel 2013 (che vanno ovviamente riportate nella dichiarazione dei redditi di quest'anno). La tassazione è pari ad appena il 15%, contro il 21% pagato invece da chi dà in affitto un casa a canone libero.

OTTO PER MILLE

Qualche piccolo cambiamento per l'otto per mille che potrà essere destinato anche all'Unione Buddhista Italiana (www.buddhismo.it) e all'Unione Induista Italiana (www.induismo.it).

PAGAMENTI A RATE

Confermata la possibilità di pagare in maniera graduale il saldo e la prima rata di acconto dell'irpef e della cedolare secca, oltre ai contributi previdenziali. Le somme possono essere suddivise in 6 tranche, tra giugno e dicembre o in 7 rate da luglio a dicembre. In quest'ultimo caso, l'importo iniziale va maggiorato dello 0,4%. Su ogni versamento dilazionato, vanno applicati degli interessi tra lo 0,16% e l'1,81% (su questo punto, meglio orientarsi con le istruzioni allegate al modello Unico)

COME E QUANDO SI PAGA

Tutti i versamenti a saldo che risultano dalla dichiarazione, compresi quelli relativi al primo acconto, devono essere eseguiti entro il 16 giugno 2014 oppure entro il 16 luglio 2014 ma con una maggiorazione dello 0,4% sull'importo dovuto. Per i pagamenti, si può utilizzare il modello F24 disponibile in banca.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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