I 5 paesi migliori del 2014 secondo The Economist
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Economia

I 5 paesi migliori del 2014 secondo The Economist

La Tunisia è al primo posto. Seguono Irlanda, Islanda, Indonesia e India

Anche se nel complesso l'annata non è stata buona per tantissimi stati, ce ne sono alcuni che, secondo The Economist, meriterebbero di essere premiati per i risultati che sono riusciti ad ottenere non solo sulle variabili economiche. Al contrario, è stata la maturità politica che le varie nazioni sono state in grado di dimostrare a farle emergere. È il caso della Tunisia, l'unico paese nordafricano che è riuscito a non farsi travolgere dal vortice di sangue ed estremismo che ha chiuso la Primavera Araba, che ha adottato una nuova costituzione, ha organizzato due consultazioni elettorali, e pur rimanendo politicamente ed economicamente fragilissimo sembra avere la voglia, e un po' anche le capacità, di cambiare qualcosa. Ed è per questo che è stata scelta come nazione dell'anno. 

Ed è il caso dell'Indonesia, che si è affidata a un leader, Joko Widodo, che non ha nulla a che fare con i militari e che si è posto come unica priorità quella di implementare le riforme economiche e sociali di cui la nazione ha bisogno.

Irlanda e Islanda

Meritano sicuramente di essere ricordati anche Irlanda e Islanda, due nazioni che hanno dimostrato al resto del mondo che anche le democrazie possono riuscire ad approvare scelte economiche e sociali molto difficili se si trovano nella condizione di doverlo fare per sopravvivere. E speriamo che i risultati positivi che hanno ottenuto nel 2014 servano da stimolo a tutte le altre nazioni europee che ancora arrancano tra scarsa determinazione e ostruzionismo.

Anche l'India ha fatto tanti passi avanti nel 2014, ma considerando che gli effetti della "Rivoluzione Modi" potranno essere valutati solo nel 2015, The Economist l'ha esclusa dalla top three. Dove però spera di poterla inserire tra dodici mesi.

Nel 2013 il settimanale britannico ha premiato l'Uruguay, che anche nel 2014 ha confermato l'ottimismo degli analisti che avevano creduto nel paese.

L'articolo originale: Our country of the year 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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