La (triste) storia della disoccupazione
Economia

La (triste) storia della disoccupazione

Ecco l'andamento dei senza lavoro dal 2011 al primo trimestre del 2014. Per l'Istat la somma di disoccupati e sfiduciati sfiora ormai quota 7 milioni

I senza lavoro in Italia sono circa 7 milioni. Il dato è la somma del numero delle persone disoccupate e delle persone sfiduciate, quelle che hanno perso anche di cercarlo un posto di lavoro. Nei primi tre mesi di quest’anno gli uomini e le donne che non hanno un posto sono arrivati alla incredibile cifra di 3,5 milioni ai quali, appunto, si aggiungono 3,4 milioni di sfiduciati.

Nel grafico qui sopra si ripercorre la storia della disoccupazione in Italia a partire al primo trimestre del 2011 dal quale emerge che anche quando la disoccupazione era molto bassa (beh, diciamo che con gli occhi di oggi sembra bassa, ma in realtà, nel 2011, l’allarme lavoro era già scoppiato) a soffrire di più l’assenza di un impiegano erano le donne. Come oggi. 

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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