Stop ai 500 euro: le cose da sapere
Dal 2018 non saranno più stampate. Ecco cosa succederà alle banconote in circolazione nell'Eurozona
Stop alle banconote da 500 euro. A seguito delle pressioni della Commissione europea negli scorsi mesi, il Consiglio della Bce ha deciso durante la riunione dello scorso 4 maggio di interrompere la produzione della banconota con il taglio più grande in circolazione nella zona euro, avendo accertato che "può facilitare le attività illecite". Ecco cosa cambia.
Perché la Bce vuole abolire la banconota da 500 euro
I nuovi tagli da 100 e 200 euro
L'emissione delle banconote da 500 euro sarà interrotta "verso la fine del 2018", quando saranno introdotte le nuove banconote da 100 e 200 euro della serie Europa. Tutti gli altri tagli, da 5 a 200 euro, resteranno in circolazione. "L'Eurosistema, che comprende la Bce e le banche centrali nazionali dell'area dell'euro, adotterà le misure necessarie per assicurare che le restanti denominazioni siano disponibili in quantità sufficienti" sottolinea l'Eurotower in una nota.
Saranno comunque sempre valide
La Bce spiega che la banconota da 500 euro non sarà più stampata, ma "mantiene il suo corso legale e potrà continuare ad essere utilizzata" all'interno dell'Eurozona. Non solo. La banconota da 500 euro "potrà essere cambiata presso le banche centrali a tempo illimitato".
Cosa ha spinto L'Eurotower a sospendere la produzione
Francoforte, dopo i dubbi espressi negli scorsi mesi, ha deciso di sospendere la produzione della banconota più pregiata per meglio contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. Negli scorsi anni più volte le autorità nazionali (in Italia, la Guardia di Finanza e Bankitalia) hanno avvertito che i tagli grossi (200 e 500 euro, appunto) sono i preferiti da criminali ed evasori per la facilità di trasporto e la possibilità di nascondere somme ingenti in poco spazio. Gli attentati a Parigi dello scorso dicembre hanno riportato il tema sotto i riflettori spingendo al Commissione europea a inviare una comunicazione all'Eurotower.
Le conseguenze sulla politica monetaria
La decisione di porre fine alla stampa della banconota di taglio più grande va ben oltre l’essere una misura anti-riciclaggio. Secondo Salman Ahmed, capo investimenti del fondo elvetico Lombard Odier IM, ha enormi implicazioni sulla futura politica monetaria. "La Bce - spiega l'esperto - sta cercando di assicurarsi che conservare denaro contante sia più costoso che tenerlo in banca, nonostante i tassi d’interesse negativi. Si può dunque dire che, facendo in modo che la più grossa banconota stampata sia quella da 200 euro, la Bce stia cercando di regolare la quantità di contante che i risparmiatori possono tenere da parte".