Start up: a Bologna il festival delle idee innovative
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Start up: a Bologna il festival delle idee innovative

Il 20 giugno presso l’Università Alma Mater si svolgerà una giornata per mettere a confronto i progetti di giovani studenti con possibili finanziatori

Dalla creazione di un dispositivo da impiantare sugli attacchi sci-scarponi per limitare le distorsioni delle ginocchia in caso di caduta, a un app che funga da filtro per utenti dislessici ai fini della loro comprensione, fino alla progettazione di un tavolo in cartone multiuso portatile e pieghevole fino alle dimensioni di un foglio A4 per chi necessita di un supporto fuori casa. Sono questi solo alcuni esempi delle tante idee imprenditoriali che saranno protagoniste il prossimo 20 giugno all'Università di Bologna dello StartUp Day. A spiegare il senso di questa iniziativa è Stefano Onofri, ideatore del progetto insieme a Matteo Magnaricotte e Alessandro Cillario.

“Siamo partiti da una constatazione quanto mai semplice, ma preoccupante – afferma Stefano -: sono sempre tanti, anzi troppi, gli studenti universitari che concluso il proprio ciclo di studi fanno poi fatica a trovare un lavoro. Da qui l’idea di creare un’occasione di incontro tra idee innovative per possibili start up e soggetti che possano rendere fattibili tali progetti finanziandoli”. Per ottenere tutto ciò si è pensato però di attivare una sorta di step intermedio, ossia l’apporto pratico di altri studenti con altre competenze intorno ai progetti proposti, in modo da creare dei veri e propri team di lavoro. “La giornata – spiega Alessandro Cillario - permetterà quindi agli startuppers di trovare competenze in altri studenti o laureati (players). All’interno del Salone, infatti, saranno organizzate sessioni di team building gestite grazie ad una agenda elettronica. La creazione dei team rappresenterà il primo passo per trasformare i propri progetti in vere e proprie imprese o attività”.

Ovviamente c’è stata una fase preliminare in cui è stato chiesto agli studenti di presentare progetti che avessero una sola precisa caratteristica: essere sogni nel cassetto, ma con una loro fattibilità. “Il risultato è stato straordinario – sottolinea Matteo Magnaricotte -: in meno di un mese, sul sito dedicato all’iniziativa, www.startupday.unibo.it, ci sono giunte ben 121 idee. Una commissione ha poi selezionato le 36 idee che parteciperanno all’evento del 20 giugno”. A sorprendere però non è solo il numero delle iniziative proposte, ma anche la loro trasversalità in quanto ad area formativa di provenienza: si va dalle scienze biomediche all’ingegneria civile, dalla psicologia alle lettere classiche, passando per Giurisprudenza, Economia, Scienze della formazione o Matematica.

Un vero e proprio successo dunque che fa dello StartUp Day a sua volta una nuova iniziativa imprenditoriale da supportare. Non a caso dunque il progetto è stato adottato dall’Alma Mater, ovvero l’Università di Bologna, ed è organizzato in collaborazione con Unindustria Bologna. Ora la speranza è che davvero qualcuna delle idee che saranno presentate diventi una realtà imprenditoriale, un esito positivo che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta di un’iniziativa di per sé comunque già molto meritoria.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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