Social card, ora potranno averla anche gli stranieri
Economia

Social card, ora potranno averla anche gli stranieri

E’ una delle novità più rilevanti introdotte dalla Legge di stabilità, insieme a un rifinanziamento di 250 milioni

Sono ancora tutte da verificare le conseguenze di una misura che può essere sicuramente considerata epocale per il nostro Paese: la social card, finora destinata solo ai residenti italiani, d’ora in poi potrà essere richiesta anche da cittadini comunitari ed extracomunitari dotati di regolare carta di soggiorno. Una presa d’atto del fatto che ormai la presenza di stranieri in Italia è sempre più un pilastro fondamentale della nostra vita sociale e che soggetti extracomunitari dunque possano essere detentori di diritti civili equiparabili a qualsiasi altro cittadino.

COME SI UTILIZZA LA SOCIAL CARD

Una scelta questa,da parte del governo, che fa il paio con quella di rifinanziare il fondo che sostiene appunto la social card. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede infatti che le risorse destinate a questo tipo di sostegno sociale siano aumentate per il 2014 di 250 milioni di euro. Sul provvedimento ovviamente i sindacati, che da sempre chiedono un impegno più deciso nella lotta alla povertà, esprimono un giudizio positivo, anche se nessuno ancora vuole esprimersi in maniera decisa prima che la norma passi al vaglio del Parlamento per la definitiva approvazione. Di certo si tratta comunque di un messaggio importante che va nella direzione giusta, in un periodo di crisi in cui purtroppo sono tanti i nuclei familiari in stato di non autosufficienza.

TUTTE LE MISURE DELLA NUOVA LEGGE DI STABILITA'

A questo proposito è bene ricordare che la social card, detta anche carta acquisti, è una sorta di tessera prepagata sulla quale lo Stato accredita ogni due mesi ottanta euro. Queste somme possono essere spese per comprare generi alimentari, pagare medicinali e bollette di servizi domestici, come luce, acqua e gas. Secondo le norme attuali, è destinata a chi ha almeno 65 anni oppure a bambini minori di 3 anni. In questo ultimo caso il titolare ufficiale della carta è il genitore.

Altro criterio fondamentale per l’assegnazione della tessera è quello che riguarda il reddito complessivo del nucleo familiare. La legge prevede infatti che sia riscontrato un indice Isee, ossia l’Indicatore di situazione economica equivalente, inferiore ai 6.700 euro all’anno. Come si può dunque facilmente intuire si tratta di una quota decisamente molto bassa, che diminuisce di molto la schiera di cittadini, a questo punto italiani o meno, che possono beneficiare del sostegno in questione.

COME VERRA' UTILIZZATO IL NUOVO ISEE

Non è escluso quindi che nel corso dell’iter parlamentare di approvazione si tenti di allargare la fascia di popolazione destinataria della social card, magari facendo anche pressione sul governo per un aumento delle risorse messe a disposizione. Un’iniziativa che da parte sindacale si considera quanto mai necessaria, soprattutto, come già accennato, considerarono le condizioni di generale disagio in cui versano purtroppo tantissimi nuclei familiari.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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