Tutti gli shutdown della storia americana
Economia

Tutti gli shutdown della storia americana

L'ultimo è durato ben 21 giorni. E gli Usa non solo non sono falliti, ma l'allora presidente Clinton ne uscì rafforzato

Il 17 ottobre fallisce l’America? O fallisce il mondo? Molto probabilmente non succederà nessuna delle due cose. Anche se entro quella data repubblicani e democratici non troveranno un accordo per evitare il cosiddetto “shutdown” (letteralmente “chiusura”) dell’America, il mondo continuerà tranquillamente ad esistere e, stando all’esperienza, nessun cataclisma finanziario si abbatterà sull’universo. Nella storia americana, infatti, quello che potrebbe abbattersi il 17 ottobre non è il primo, ma addirittura il 18esimo. I precedenti sono indicati nel grafico (fonte: Nbc).

L’ultimo shutdown americano risale alla metà degli Anni ’90 ed è durato 21 giorni, il più lungo di sempre. La crisi finanziaria dello Stato americano, anche allora, originò dall’opposizione repubblicana alla spesa pubblica dell’Amministrazione guidata da Bill Clinton, ritenuta eccessiva. Non ottenendo dai repubblicani il consenso a continuare a spendere, l’Amministrazione Clinton andò tecnicamente in default: non aveva più materialmente i soldi per onorare alcuni impegni di spesa e doveva decidere quali lasciare indietro e quali continuare a pagare. Tra gli altri decise di sospendere gli assegni ai veterani di guerra, tradizionalmente il bacino elettorale dei repubblicani. Per evitare la perdita di consenso, in quei 21 giorni l’allora speaker della Camera, il repubblicano Newt Gingrich, scese a più miti consigli e accettò il budget di Clinton che ne uscì come un vincitore. Anche perché molti dipendenti pubblici, senza la garanzia di venire pagati, accettarono di continuare a lavorare. Tra loro anche una certa Monica Lewinsky

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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