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Economia

Ecco dove ti chiederanno di lavorare la domenica

L’analisi di Orienta individua un atteggiamento ambivalente dei candidati, condizionato dalle situazioni personali e familiari, dal percorso di carriera, dall'eventuale incentivo-stipendio

Il lavoro di domenica riguarda l’intero sistema economico. Ad affermarlo, intervenendo nel dibattito sull’apertura domenicale dei negozi, è Giuseppe Biazzo, amministratore delegato di Orienta Spa, agenzia per il lavoro: "Il tema del lavoro nei giorni festivi è molto ampio e riguarda in modo trasversale quasi tutti i settori produttivi italiani. Certo, ci sono settori e mansioni in cui il lavoro di domenica è più diffuso di altri e attiene alla particolare attività svolta, ma il dato oggettivo è che il lavoro feriale è parte dell’intero sistema economico italiano, anche se con diverse sfumature e livelli di diffusione".

"Dal nostro osservatorio, che ci porta a contatto quotidiano - spiega - con le aziende e i candidati, riscontriamo che esiste una generale disponibilità delle persone a lavorare anche la domenica (probabilmente perché in taluni casi è imprescindibile), soprattutto in quei settori in cui si dà per scontato il lavoro feriale. Ci sono, tuttavia, anche diversi candidati che, invece, rifiutano offerte di lavoro che prevedono il lavoro di domenicale".

Secondo l'osservatorio di Orienta, infatti, gli annunci di lavoro che richiedono la disponibilità dei candidati di lavorare anche la domenica sono numerosi e riguardano molteplici settori economico-produttivi: ristorazione, retail, call center, pulizie, telecomunicazioni, telemarketing, Grande distribuzione, ecologia (smantellamento rifiuti), sanità, trasporti, manutenzione e facility management, turismo, hotel, industria e settore metalmeccanico e chimico, tessile, alimentare e così via. Si tratta, quindi, di una modalità lavorativa trasversale a moltissimi ambiti lavorativi e non a uno o pochi specifici settori.

I settori dove è indispensabile la domenica

Le figure più coinvolte, secondo le rilevazioni tra gli annunci di Orienta, attive al momento e che prevedono il lavoro anche di domenica (circa 500 richieste) sono: operai, macchinisti, fuochisti, addetti alle vendite, elettricisti, addetti ai call center, addetti customer service, addetti alle pulizie, cuochi, camerieri, addetti banconi gastronomia, addetti alle casse, magazzinieri, turnisti, infermieri, assistenti socio-sanitari, receptionsit, barman, giardinieri. Anche in questo caso, le figure e le mansioni coinvolte sono numerose e questo elenco parziale chiaramente ne indica soltanto alcune.

L’atteggiamento dei candidati di fronte offerte di lavoro che richiedono la disponibilità a lavorare anche la domenica è ambivalente e risente delle condizioni personali di ciascuno. Una quota consistente di candidati è disponibile a lavorare la domenica e considera scontato che per diversi settori e mansioni il lavoro domenicale sia previsto.

In alcuni casi specifici, soprattutto studenti, si preferisce lavorare la domenica e i giorni festivi perché il resto della settimana può essere dedicato alla frequentazione dell’università e agli studi. In molti casi, i candidati chiedono della maggiorazione dello stipendio rispetto alle giornate di lavoro festive. Maggiorazione che, per molti, è un dato incentivante.

Per contro, in altri casi, diversi candidati rifiutano offerte di lavoro che prevedono il lavoro di domenica. La ragioni principale indicate sono di natura familiare o legate alle difficoltà di mobilità. Capita che durante i colloqui chi rifiuta l’offerta sottolinea il proprio disagio rispetto ai propri impegni famigliari che comporterebbe il lavoro festivo, e in alcuni e rari casi addirittura preferiscono rifiutare il lavoro seppur disoccupati. In altri casi, le difficoltà di spostamento con mezzi pubblici durante i giorni festivi è un fattore determinante.

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a cura di LABITALIA/ADNKRONOS