Salvataggio di Piombino: gli estremi dell'accordo
ANSA /Franco Silvi
Economia

Salvataggio di Piombino: gli estremi dell'accordo

Il polo siderurgico è stato ceduto all'algerina Cevital il cui fondatore aveva promesso investimenti per 1 miliardo

L'accordo per la 
cessione del sito ex Lucchini di Piombino all'algerina 
Cevital è stato firmato oggi a Palazzo Chigi alla presenza 
del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha presentato 
l'intesa come positiva per gli investitori: "Piombino - ha 
detto - e' un pezzo del futuro dell'Italia". Durante la 
presentazione dell'accordo Renzi si e' detto soddisfatto e ha 
ringraziato i sindacati per il lavoro svolto per risolvere la 
vertenza del polo siderurgico di Piombino.

Il presidente di Cevital, Issaad Rebrab, ha confermato le 
buone aspettative per lo sviluppo del sito: "Abbiamo un 
grande progetto per Piombino - ha detto - non solo per il 
siderurgico ma per la creazione di una piattaforma logistica 
in tutto il Mediterraneo. Non solo manterremo il livello 
occupazionale attuale, ma incrementeremo i posti di lavoro"
.

Per il presidente 
del Consiglio si tratta "di un'acquisizione strategica, un 
grande messaggio per gli investitori stranieri e per il 
futuro di un settore decisivo per il domani". Renzi ha 
sottolineato che "Piombino è un pezzo del futuro 
dell'Italia. L'industria manifatturiera - ribadisce - è un 
pezzo del futuro e non solo del passato. L'apertura agli 
investitori stranieri è un motivo di 
orgoglio per noi. Nel passato, l'Italia ha avuto paura di 
aprire agli investitori esteri, oggi ne siamo ben felici".

Rebrab, fondatore e presidente del gruppo Cevital, la più 
importante conglomerata privata d'Algeria, e uno dei primi 
miliardari d'Africa con un patrimonio stimato da Forbes in 
3,2 miliardi di dollari, nei giorni scorsi aveva annunciato 
l'intenzione di investire fino ad un miliardo nel sito di siderurgico italiano.
 

I più letti

avatar-icon

Redazione Economia