Tasse, le prossime cinque mosse di Renzi
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Tasse, le prossime cinque mosse di Renzi

Dai chiarimenti sulla Tasi alla riforma del modello 730, passando per le detrazioni alle partite Iva: ecco quello su cui punta il governo

Dopo il successo elettorale ottenuto alle Europee il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva annunciato che si sarebbe rimesso subito al lavoro. E in effetti di cose da fare ce ne sono tantissime, soprattutto sul fronte del Fisco e delle tasse. Andiamo dunque a vedere quali saranno in questo campo le cinque priorità con cui dovrà fare i conti il governo, tenendo presente che l’obiettivo primario e generale, più volte dichiarato, dovrà essere quello di provare ad abbassare la pressione fiscale e per questa strada ridare slancio all’economia.

Il rebus della Tasi
Il primo nodo, che potrebbe tra l’altro essere sciolto proprio nelle prossime ore, riguarda la Tasi e il caos normativo che si è creato intorno ad essa. Il governo ha preannunciato, e lo stesso Renzi ha confermato, che dovrebbe essere emanato un decreto ad hoc, che tra le altre cose stabilirà il pagamento della prima rata a ottobre, per i Comuni che ancora non hanno deliberato le aliquote della nuova imposta sulla casa.

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Fisco e imprese
Altro capitolo, di più lunga gittata temporale, è poi quello che riguarda il peso delle tasse per il mondo produttivo. Il governo ha già fatto un primo passo abbassando l’Irap,ma allo studio ci sarebbero altre riforme che dovrebbe allentare la morsa del fisco sulle imprese. Si sta infatti pensando ad un ulteriore abbattimento dell’Irap e ad agevolazioni fiscali che interesseranno le nuove assunzioni. In questo senso molte novità potrebbero arrivare dal Jobs Act in discussione in Parlamento.

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Partite Iva da non dimenticare
Contestualmente al via libera ai famosi 80 euro in busta paga per i lavoratori dipendenti, il premier Renzi si è impegnato  a prendere in esame provvedimenti che possano interessare anche il mondo delle partite Iva, da sempre dimenticato dalle politiche economiche dei governi passati. In questo senso, l’idea intorno a cui si sta lavorando riguarda ancora una volta detrazioni che potrebbero alleggerire il peso fiscale per milioni di lavoratori autonomi e liberi professionisti. Un tema questo che dovrà diventare centrale nell’azione di governo, considerando il peso che le partite Iva hanno assunto nello scenario lavorativo del nostro Paese.

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La questione pensionati
E’ la seconda e più numerose categoria, dopo quella delle citate partite Iva, che per il momento non ha ottenuto nessun beneficio dalle politiche di rilancio economico del governo. Anche per loro però il premier Renzi ha promesso interventi di natura fiscale, che possano dare sollievo soprattutto a quei pensionati che ricevono trattamenti considerati al limite della soglia di povertà.

Lotta alla burocrazia
Un ultimo fondamentale impegno il governo lo ha preso poi nei mesi scorsi sul tema di una profonda riforma delle modalità con cui si effettuano i versamenti fiscali. Allo studio ci sarebbe una revisione completa dei modelli 730 e Unico, per arrivare a forme di automatismo che rendano gli iter burocratici tributari più snelli e più veloci. In particolare, una delle idee su cui punterebbe con più forza Renzi, sarebbe quella di un 730 precompilato che possa giungere direttamente a casa dei contribuenti.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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