Autovelox: le regole da rispettare e come difendersi

1. L’autovelox deve essere di un modello omologato dal ministero dei Trasporti e i suoi estremi devono essere tutti indicati sulla multa.
2. Gli autovelox devono essere chiaramente visibili agli automobilisti con segnaletica collocata a distanza di almeno 1 km dall’apparecchio (ma non è necessaria la segnalazione se l’autovelox è installato su una volante della polizia, che deve essere comunque ben visibile).
3. L'apparecchiatura non può essere gestita da terzi, ma solo dagli organi che svolgono funzioni di polizia stradale.
4. Alla velocità rilevata deve essere applicato un margine di tolleranza a favore del trasgressore (quota di riduzione del 5 per cento, con un minimo di 5 km/h).
5. L'infrazione deve essere contestata immediatamente e in loco, salvo che avvenga su una strada "a scorrimento veloce" individuata dal prefetto (il cui provvedimento deve essere indicato nella multa) dove non è possibile organizzare posti di blocco sicuri.
6. Se tutte queste condizioni non sono rispettate, la multa non è valida e può essere contestata con ricorso al prefetto entro 60 giorni, o al giudice di pace entro 30 giorni.
7. Le foto effettuate dall’autovelox (per rispetto della privacy) devono ritrarre il solo trasgressore, non possono essere inviate a casa del proprietario del mezzo e devono essere consegnate solo a lui.
8. L'informazione preventiva degli automobilisti è garantita anche dalla pubblicazione settimanale dei luoghi ove verranno effettuate rilevazioni della velocità, riportati su siti web come quello della polizia o dei comuni.
9. Per difendersi dagli autovelox si possono utilizzare i navigatori satellitari che localizzano le postazioni su strade e autostrade, ma non sempre sono affidabili per le postazioni mobili.

Leggi Panorama Online