Rc Auto: rincari in vista, anche nel 2013
Economia

Rc Auto: rincari in vista, anche nel 2013

L'abolizione del tacito rinnovo aumenterà la concorrenza. Ma molti italiani subiranno un peggioramento della classe di merito e pagheranno tariffe più salate per le polizze

Cambieranno compagnia più facilmente, ma pagheranno di più per assicurarsi. E' quello che sta per capitare ad almeno 1,4 milioni di italiani che acquistano le polizze della RcAuto, cioè i contratti che proteggono contro il rischio di incidenti stradali.

LA STANGATA DELLA RC AUTO

A rivelarlo, sono le stime del sito web Facile.it , specializzato nella comparazione delle tariffe, che ha analizzato i preventivi richiesti online da circa 500mila automobilisti di tutta la Penisola. Secondo gli esperti di Facile.it, nel 2012 c'è stata un alta percentuale di italiani che hanno provocato (con colpa) un incidente a bordo delle 4 ruote, subendo così una inevitabile conseguenza: un peggioramento della loro classe di merito, che porterà a una crescita della tariffa richiesta nel 2013 dalla compagnia.

I CONSIGLI PER RISPARMIARE

La quota più elevata di denunce arriva dalla Toscana (5,14%), seguita a ruota dal Lazio (4,76%), dalla Sicilia (4,69%) e dalla Sardegna. Tra le categorie professionali, invece, il maggior numero di sinistri dichiarati si registra tra gli insegnanti (4,19%),  tra gli impiegati o i commercianti (4% circa) e soprattutto  tra chi è in pensione (4,64%). Ciò non significa che gli automobilisti più anziani siano particolarmente indisciplinati alla guida. Anzi, di solito è vero il contrario. Più semplicemente, i pensionati hanno una maggiore propensione a denunciare gli incidenti, poiché si trovano di solito in una classe di rischio bassa e pagano delle tariffe meno elevate della media. Facendosi rimborsare i danni dalle compagnie, senza ripararli di tasca propria, gli automobilisti più anziani subiscono infatti un aumento delle tariffe ancora sostenibile, a differenza di chi si trova in una classe di merito meno virtuosa, come i 18enni neopatentati.

LA GUERRA INFINITA  CONTRO LE TARIFFE

A parte i dettagli, però, l'indagine di Facile.it ha messo in evidenza alcuni punti fermi: benché il traffico sulle strade (e la probabilità di incidenti) sia in calo del 7-8%, quest'anno molti italiani subiranno dei rincari sulle polizze della RcAuto. E' difficile, tuttavia, stimare in anticipo quanto peserà sulle tasche di ogni famiglia questo aumento delle tariffe. Gli effetti di un peggioramento della classe di rischio variano a seconda di diversi fattori come l'età dell'assicurato, la cilindrata del veicolo o la categoria di merito da cui proviene.

Indicativamente, il caro-polizze potrà essere compreso tra i 40 e i 200 o 300 euro all'anno. A questi rincari, legati ai comportamenti del conducente durante la guida, vanno però aggiunti quelli dei prezzi di listino, previsti nei mesi scorsi da alcune associazioni dei consumatori. Secondo le stime dell'Adusbef e di Federconsumatori, ancora tutte da verificare, le tariffe della RcAuto cresceranno nei prossimi 12 mesi di almeno il 5%, con un aggravio medio di circa 60 euro sul bilancio di ogni automobilista.

LA RC AUTO E IL DECRETO SVILUPPO

Per far scendere i prezzi, dunque, servirà a ben poco l'abolizione del tacito rinnovo dei contratti: una misura entrata in vigore nel 2013 e contenuta nell'ultimoDecreto Sviluppo, che ha proprio lo scopo di abbattere le tariffe . Fino all'anno scorso, se l'assicurato non comunicava  la propria disdetta della polizza entro i 15 giorni precedenti la scadenza, il contratto  veniva infatti rinnovato automaticamente anche per l'anno successivo. D'ora in poi, queste clausole di tacito rinnovo saranno sempre vietate, in modo da favorire la competizione sul mercato e consentire anche agli automobilisti più "pigri" (che vorrebbero cambiare compagnia ma aspettano sempre troppo tempo per farlo) di passare liberamente da una impresa assicurativa a un'altra.

Probabilmente, ci vorrà ancora del tempo prima di vedere gli effetti delle nuove norme anche se, va ricordato, oggi gli italiani stanno mostrando una crescente propensione a cambiare polizza. Non a caso, la quota delle imprese assicurative online (che distribuiscono i prodotti via internet e hanno dei prezzi competitivi, almeno per alcune categorie di automobilisti), ha ormai raggiunto la soglia dell'8% circa, il doppio rispetto ad appena 4 o 5 anni fa.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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