I quattro motivi per cui investire nel vino conviene
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Economia

I quattro motivi per cui investire nel vino conviene

I costi di avviamento sono irrisori e i guadagni garantiti, soprattutto tra i nuovi ricchi dei paesi emergenti

Quanto rende collezionare vino? Da un punto di vista enogastronomico sicuramente tantissimo, perché poter disporre di una riserva di primo livello e sempre ben fornita cui poter liberamente attingere per accompagnare pranzi e cene ha un suo valore. Allo stesso tempo, ricorda il Los Angeles Times , tanti appassionati di vino si sono ritrovati, da un momento all'altro e, soprattutto, senza averlo né pianificato e tantomeno preventivato, a gestire un patrimonio di altissimo valore finanziario.

Oggi trovare un buon settore in cui investire non è facile, e per quanto rischioso possa essere il mercato del vino, chi ne è appassionato farebbe bene a curare con un po' di attenzione in più questo hobby, visto che in un'ottica anche solo di breve periodo l'impegno potrebbe essere ripagato con grandi, grandissime soddisfazioni. E guadagni.

Ci sono almeno quattro motivi per i quali investire nel vino conviene, per tutti.

1) Se a farlo sono gli appassionati (di che livello non importa), possono certamente già contare su una discreta base di interesse, passione, abilità nel selezionare e giudicare le bottiglie, e naturalmente anche su una più o meno piccola riserva personale. Con queste premesse di fatto si parte avvantaggiati, perché si può iniziare ad operare sul mercato del vino a costo zero. Gli outsider, invece, non potranno fare a meno di destinare qualche migliaio di euro a questa avventura. Da distribuire tra formazione e acquisto di bottiglie. Ne vale certamente la pena, ma dal momento che ci vuole tempo per accumulare esperienza, prima di procedere, un outsider dovrebbe anche mettere in conto errori, acquisti sbagliati, e fregature. Sono inevitabili, quanto meno all'inizio. 

2) Se si riesce a piazzare (possibilmente bene, anche avvalendosi dell'aiuto di un intermediario) la prima bottiglia, il gioco è fatto. La compravendita di ciò che è stato accumulato in cantina diventa una droga, tra l'altro particolarmente redditizia. Un esempio? Due bottiglie di Borgogna acquistate da un americano nel 1983 per appena 80 dollari sono state vendute nel 2006 a 4.700. Ovviamente per fare questo tipo di affari bisogna essere bravi e anche un po' fortunati, ma un guadagno del 100 per cento è alla portata di (quasi) tutti.

3) Chi decide di buttarsi sul mercato del vino deve avere molta pazienza. E' impensabile riuscire a guadagnare molto in tempi brevi, perché una bottiglia si rivaluta sono negli anni. Allo stesso tempo, occorre fare delle buone scelte, e la maggior parte delle bottiglie può davvero essere considerata alla portata di tutti. Del resto, anche gli 80 dollari precedentemente citati nell'83 non erano certo una cifra folle. I rendimenti parlano chiaro: dal 2005 ad oggi (quindi in meno di dieci anni), il valore delle cento migliori qualità di vino è cresciuto addirittura del 130 per cento! Quali sono le azioni che garantiscono ritorni in qualche modo comparabili?

4) Per quanto rischioso possa essere, perché scelte e stime sbagliate sono all'ordine del giorno, quello del vino è un mercato che continuerà a crescere a lungo. Non solo perché in Occidente le persone disposte a spendere cifre da capogiro per aggiudicarsi questa o quella bottiglia sono tante, ma anche perché nei paesi emergenti oltre a schiere di milionari pronti a tutto pur di competere con i loro rivali oltreoceano, ci sono decine di migliaia di nuovi ricchi pronti a spendere i loro risparmi per alimentare l'interscambio di vino di medio livello. E il loro numero è destinato ad aumentare.

Infine, ci sono almeno altri due motivi per i quali, per un italiano, investire nel vino sarà sempre vantaggioso. Dopo aver accumulato un po' di esperienza, sarà facile rendersi conto di come in Europa in generale e in Francia e Italia in particolare sia possibile trovare ottime bottiglie a prezzi irrisori. Con la traduzione di qualche buona recensione e l'intermediazione di un bravo agente con queste bottiglie in Oriente e in America Latina sarà possibile accumulare una fortuna. Infine, qualora qualcosa dovesse avanzare, sarà sempre un piacere stappare una bottiglia con gli amici per festeggiare gli affari migliori.

 

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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