Il cuneo fiscale
e contributivo continua ad aumentare in Italia. Lo segnala
l'Istat in base a una stima dell'indagine "Reddito e
condizioni di vita". Nel 2012, dato più recente reso noto
oggi, la differenza tra il costo sostenuto dal datore di
lavoro e la retribuzione netta del lavoratore è pari, in media, al 46,7%. Per il 2011 l'Istat aveva indicato una
percentuale del 46,3%. La fotografia scattata per il
2012 aggiunge che i contributi sociali dei datori di lavoro
ammontano al 25,6% mentre il restante 21,1% è a carico dei
lavoratori in termini di imposte e contributi.
Il costo medio
del lavoro dipendente, al lordo delle imposte e dei
contributi sociali, è di 30.953 euro all'anno e il
lavoratore di netto ne percepisce poco più della metà (il
53,3%), per un importo medio pari a 16.498 euro.
L'indagine
dell'Istat mette poi in evidenza che il reddito medio da lavoro autonomo, al lordo delle imposte e dei contributi
sociali, è pari a 23.432 euro annui e il reddito netto
rappresenta il 69,3% del totale (16.237 euro).
Se si include anche la stima dell'Irap, le imposte sul reddito da lavoro
autonomo rappresentano il 14,3% del reddito lordo, i contributi sociali il 16,4%. Oltre la metà dei redditi lordi
individuali (54%) si colloca tra 10.001 e 30mila euro annui,
il 25,8% è al di sotto dei 10.001 euro e il 17,6% risulta
tra 30.001 e 70mila. Solo il 2,4% supera i 70mila euro.