ProxToMe, l’app ideata da un dj
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ProxToMe, l’app ideata da un dj

Due ore trascorse su Skype parlando di ProxToMe, di dj set e di San Francisco. Quella che faccio con Andrea Motto, trentaduenne torinese, è una delle chiacchierate più interessanti che mi capitano ultimamente, sarà forse perché gli …Leggi tutto

I contatti di ProxToMe tramite la funzione Nearby

Due ore trascorse su Skype parlando di ProxToMe, di dj set e di San Francisco. Quella che faccio con Andrea Motto, trentaduenne torinese, è una delle chiacchierate più interessanti che mi capitano ultimamente, sarà forse perché gli argomenti che affrontiamo sono le mie tre grandi passioni, ovvero musica, startup e viaggi. O sarà forse perché ProxToMe, la sua creazione, è una vera e propria rivoluzione.

A tre anni il primo computer, a diciotto la prima esperienza imprenditoriale legata al mondo dei software e hardware ed ora la creazione di un’app basata su un motore tecnologico innovativo di prossimità, che permette di “vedere” quali utenti ci sono intorno all’apparecchio su cui è installata (iPhone e in futuro Android) nel giro di ottanta metri, scambiando file di ogni tipo. A differenza della geolocalizzazione del GPS, spesso imprecisa in luoghi chiusi e che consuma la batteria velocemente, ProxToMe si appoggia al Bluetooth.

“Immaginati, durante un concerto, il cantante che condivide con tutte le persone che sono nella sala il video del backstage, le foto, la scaletta che sta eseguendo, qualunque altro momento singolare di quella data del tour, tutto tramite la nostra app. Non sai quante volte avrei voluto farlo io”, così Andrea inizia a raccontarmi di quando faceva il dj e il produttore discografico per la Bliss Corporation, la stessa etichetta degli Eiffel65. ProxToMe riesce a spostare file da 2 GB in due secondi su Dropbox, su cui per ora si basa. Inoltre, non c’è più bisogno che durante un concerto, o una conferenza, vengano raccolte tutte le email dei partecipanti, basta collegarsi tramite account Facebook alla app e chiunque può accedere ai contenuti condivisi. E’ proprio questo uno degli aspetti più innovativi: tramite la funzione Nearby si possono vedere tutti gli utenti intorno a se’, che ovviamente hanno ProxToMe, senza per forza essere amici su Facebook. Oppure, tra i Contacts, si possono trovare i propri amici di Facebook non per forza presenti in un raggio di ottanta metri.

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Scambio di file su ProxToMe

Mi racconta che il progetto nasce dall’incontro con Carlo Capello, attuale CEO dell’azienda, ovvero la prima persona con cui decide di condividere l’idea senza aver paura di essere copiato, e con Adriano Marconetto, attuale presidente di ProxToMe.

Prima della realizzazione della startup, i founder hanno trascorso un periodo a San Francisco:” Lì ti viene chiesto ovunque e da chiunque di fare il pitch della tua startup, anche dalle ragazze in discoteca e dalla signora che sta aspettando l’autobus e approfondisce  sul tuo business model, è molto più normale e spontaneo che qui”. Mi racconta di pranzi e aperitivi con i fondatori delle più grandi aziende del mondo, i quali lasciano volentieri i numeri di cellulare e ti incoraggiano a chiamarli in qualunque ora del giorno o della notte per un consiglio…insomma, più o meno come in Italia…

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Team di ProxToMe, da sin.: Andrea Motto, CTO, Carlo Capello, CEO, e Adriano Marconetto, Presidente.

Mi domando se non ci sia già qualcosa di simile per condividere file così pesanti in pochi istanti. Andrea mi spiega che nel mercato della distribuzione dei contenuti ci sono dei competitor famosi che hanno funzioni simili, ad esempio Bump, una delle app più scaricate al mondo, oppure molto più semplicemente le email o Dropbox stessa. Però la rivoluzione sta nel condividere questi file con persone che non conosci e di cui non devi per forza avere i contatti.

Andrea è di nuovo in partenza, la prossima tappa sarà il The South by Southwest Festival di Austin, che riunisce in un’unica settimana le migliori innovazioni in ambito musicale e tecnologico, dove andrà a presentare la sua creazione, dopodiché tornerà per altri due mesi nella capitale mondiale delle startup, pronto al lancio internazionale.

 

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Elena Lavezzi

Nata nel 1987 in Piemonte, mi sono trasferita a Milano per studiare Economia Aziendale all’Universitá Bocconi. Dopo la laurea, ho lavorato un anno tra l’Italia e gli Stati Uniti in diversi contesti professionali. Ho deciso poi di frequentare un Master di Marketing alla ESCP Europe, che mi ha portata a vivere tra Londra e Parigi. Ho ancora negli occhi il fascino misterioso del Marais, ma ho capito che non posso trascorrere periodi troppo lunghi  lontana dalla Madonnina. Attualmente faccio parte del team di una start-up.

Dalla grande passione per la radio nasce "Start Up The Volume", il format di Radio Bocconi interamente dedicato al mondo delle start-ups.

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