I protagonisti dell'economia del 2013
Bert Bostelmann Bildfolio / Imagoeconomica
Economia

I protagonisti dell'economia del 2013

Da Ben Bernanke a Janet Yellen, da Mario Draghi a Remo Ruffini, ecco i personaggi che hanno fatto parlare di sé, nel bene e nel male, durante tutto l'anno

Banchieri, imprenditori, manager e premi Nobel. Ecco, di seguito, la lista dei personaggi dell'economia che, nel corso del 2013, hanno giocato un ruolo da protagonisti.

TUTTO IL MEGLIO DEL 2013

1. BEN BERNANKE (GOVERNATORE DELLA FEDERAL RESERVE)

C'è chi gli tributa ancora il merito di aver salvato gli Stati Uniti dalla depressione e chi, invece, lo incolpa di aver risanato l'economia americana soltanto a metà. Comunque la si pensi, non si può certo dire che a Ben Bernanke, governatore della Fed (la banca centrale statunitense) , siano mancate le luci della ribalta per tutto il 2013. Per un anno intero, infatti, la comunità economica e finanziaria internazionale è rimasta in attesa delle sue mosse, per capire quando la Fed inizierà il tapering, cioè ridurrà i programmi di stimolo all'economia americana basati sull'iniezione di liquidità. Ora che il tapering è appena iniziato, una cosa sembra certa: gli Stati Uniti stanno sicuramente meglio di cinque anni fa, con il pil che è tornato a crescere del 4% circa nel terzo trimestre 2013, mentre la disoccupazione è tornata al 7%, cioè allo stesso livello registrato prima della crisi finanziaria.

2. JANET YELLEN (VICEPRESIDENTE DELLA FED)

Per adesso, il grande pubblico non l'ha ancora vista veramente all'opera. Ma Janet Yellen, attuale vicepresidente della Fed e prossima alla successione a Bernanke, ha fatto parlare di sé fin dall'estate scorsa, quando è cominciata a circolare la voce della sua nomina alla guida della massima autorità monetaria americana. La Yellen è la prima donna nella storia a ricoprire questo ruolo, nell'anno in cui la Fed festeggia i suoi primi cento anni di vita.

3. MARIO DRAGHI (PRESIDENTE DELLA BCE)

Dopo aver raffreddato i mercati finanziari nel 2012, con l'annuncio del nuovo scudo anti-spread, il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha dominato a lungo la scena anche quest'anno. Con la decisione di portare i tassi d'interesse in Eurolandia al minimo storico dello 0.25%, Draghi ha dimostrato di avere ben pochi oppositori nella politica monetaria dell'Eurozona, a parte la temutissima Bundesbank, la banca centrale tedesca.

4.FABRIZIO SACCOMANNI (MINISTRO DELL'ECONOMIA)

La Legge di Stabilità da lui ideata (e modificata a più riprese da una lunga sfilza di emendamenti) ha scontentato quasi tutti. Bene o male, però, il ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni è stato a suo modo uno dei protagonisti delle cronache del 2013. Da tempo, Saccomanni sostiene che il peggio per l'economia italiana è passato e che il nostro paese si incammina sulla strada della ripresa. C'è da augurarsi che abbia ragione.

5. REMO RUFFINI (PRESIDENTE E DIRETTORE CREATIVO DI MONCLER)

Ha portato in borsa la sua Moncler, collezionando un risultato da record nel primo giorno di quotazione: un rialzo per il titolo che ha sfiorato il 50%. Così Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del noto marchio di piumini ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi dell'anno, non soltanto in Italia ma in tutta la comunità finanziaria internazionale.

6. FULVIO MUNTIPO' (FONDATORE DI INTERPUMP GROUP)

Ha creato un'azienda che, in pochi anni, è riuscita ad affermarsi a livello mondiale. Con questa motivazione, Ernst&Young ha conferito l'ambito premio di imprenditore dell'anno a Fulvio Muntipo', fondatore di Interpump, leader globale nella produzione di pompe industriali ad alta pressione. Tra i personaggi del 2013, non può certo mancare il suo nome.

7. DICK COSTOLO (CEO DI TWITTER)

Nel 2013, ha portato in borsa il social network Twitter e oggi, a poco più di un mese dal collocamento, il titolo colleziona un rialzo complessivo attorno al 120%. Ora, per Dick Costolo, continua l'impegnativo cammino per raggiungere il pareggio di bilancio.

8. EUGENE FAMA, LARS PETER HANSEN E ROBERT SHILLER (PREMI NOBEL PER L'ECONOMIA)

Si sono aggiudicati il premio Nobel per l'economia del 2013. Per molti italiani, sono dei perfetti sconosciuti ma i tre studiosi dell'Università di Chicago e della Yale University hanno elaborato da anni preziose teorie sull'andamento dei prezzi delle azioni e delle obbligazioni. Uno di loro, Robert Shiller, predisse persino il crack di Lehman Brothers e il crollo dei mercati di 5 anni fa. Forse sarebbe stato meglio dargli ascolto un po' prima.

9. ALESSANDRO PROFUMO (PRESIDENTE DI MPS)

Il suo compito è difficilissimo: salvare dalla crisi il Monte dei Paschi di Siena (Mps) ed evitare la nazionalizzazione, con un aumento di capitale da 3 miliardi di euro, che servirà a rimborsare i Monti Bond. Per questo, il presidente del Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, è rimasto sotto i riflettori della cronaca finanziaria per quasi tutto l'anno, fin dal gennaio scorso (assieme all'amministratore delegato Fabrizio Viola).

10. ARUNDHATI BHATTACHARYA (PRESIDENTE DELLA STATE BANK OF INDIA)

Anche lei, come i tre Nobel per l'economia, è ben poco conosciuta in Italia. Ma Arundhati, Bhattacharya, che da qualche mese guida la Banca di Stato Indiana (Sbi), è una delle donne più influenti nell'economia internazionale. La presidente di Sbi è anche la prima esponente del gentil sesso nella storia indiana a ricoprire questo ruolo.

I PROTAGONISTI DEL 2012

I NUMERI DEL 2012: EUROPA, STATI UNITI E ASIA

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