Polizze Auto: costano il doppio della media Ue
Economia

Polizze Auto: costano il doppio della media Ue

Nonostante il costo sia calato, nel primo trimestre dell'anno, del 3,8%, la Rc degli italiani resta a livelli stellari

Sorpresa: le polizze auto calano. In tutti i sensi. Secondo l’Ivass, l’autorità di vigilanza sul mercato assicurativo, nel primo trimestre dell’anno il costo è sceso del 3,8% toccando i 500 euro anche se, chi ha avuto incidenti nel passato “può arrivare a pagare anche il triplo” di questa cifra, ha detto il presidente dell’Autorità, Salvatore Rossi. Ma non è tutto oro quello che luccica: solo il 5% degli assicurati paga “un premio paragonabile a quello europeo, pari a 250 euro”, esattamente la metà di quello medio italiano. Significa che il 95% degli automobilisti italiani pagano, per assicurare l’auto, più di quanto paga un altro cittadino europeo. In ogni caso le associazioni dei cosnumatori contestano i dati dell'Ivass, affermando che, in realtà, nel primo trimestre dell'anno l'Rc è aumentata del 4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Ma le polizze calano anche in un altro senso. A causa della crisi economica sempre meno italiani decidono di usare l’auto e per questo, negli ultimi 4 anni le nuove polizze vendute sono calate del 30%. Calando il numero di polizze diminuisce anche il numero degli incidenti anche se sale il costo medio di ogni sinistro a carico della società assicuratrice: da 3.900 a 4.700 euro ognuno.

Rossi, nella sua relazione annuale, ha anche spiegato che le ispezioni effettuate dall’Autorità presso le compagnia si risolvono spessissimo con giudizi sintetici “non favorevoli”. In circa la metà dei casi, infatti, l’Ivass, che dipende ora dalla Banca d’Italia, si sono riscontrati problemi che riguardano, nella maggior parte dei casi, sia la governance della società sia, addirittura, la scarsa solvibilità.

Rossi ha anche accolto con grande favore il decreto del governo che apre alla possibilità che anche le assicurazioni possano finanziare l’economia reale attraverso l’acquisto di mini bond emessi dalle piccole e medie imprese e che gli istituti bancari fanno fatica ad assorbire a causa del peso dei crediti in sofferenza. “Le compagnie assicurative hanno l’opportunità – ha detto – di contribuire, con i necessari presìdi di stabilità, a far evolvere la struttura finanziaria del Paese verso un assetto più adatto ai tempi che viviamo”.

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