Pensioni e rimborsi, cosa devono fare gli eredi
Alessandro Bianchi/Ansa
Economia

Pensioni e rimborsi, cosa devono fare gli eredi

Gli arretrati maturati dal 2012 in poi spettano anche ai successori di un pensionato che nel frattempo è deceduto. Una mini-guida per chiedere i soldi

La data è già fissata sul calendario: 1° agosto 2015. Da oggi l'Inps rimborserà le somme arretrate a tutti quei pensionati italiani che nel 2012 e 2013 subirono ingiustamente il blocco degli assegni, voluto dal governo Monti e poi dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale. Cosa succede, però, se un pensionato che avrebbe diritto ai soldi è nel frattempo deceduto? Per legge, le somme spettanti devono essere liquidate dall'Inps ai suoi eredi, seppur con una procedura un po' particolare. Ecco, di seguito, una mini-guida per orientarsi.

Il coniuge

Quando un pensionato defunto vanta un credito nei confronti dell'Inps, esistono delle regole ben precise sui pagamenti dei ratei di pensione non ancora riscossi (per esempio la parte di tredicesima maturata prima del decesso). Sono le stesse regole che verranno probabilmente applicate per i prossimi arretrati in pagamento il 1° agosto. Normalmente, i ratei o gli arretrati di pensione non ancora riscossi sono pagati d'ufficio dall'istituto nazionale della previdenza (cioè senza la necessità di presentare la domanda) solo quando spettano a un coniuge o ai figli che percepiscono la pensione di reversibilità (cioè l'assegno Inps che spetta ai familiari superstiti). Tutti i diritti che erano in capo al pensionato, infatti, vengono stati trasferiti per legge ai titolari del trattamento di reversibilità.

Leggi qui: Pensioni, chi avrà i rimborsi e chi no

Altri eredi

Discorso diverso, invece, per gli atri eredi che non percepiscono la pensione di reversibilità (per esempio un figlio che ha terminato gli studi e che è ormai autosufficiente economicamente). In tal caso, per avere i soldi degli arretrati, gli eredi devono presentare all'Inps un'apposita domanda.

Leggi qui: Pensioni e rimborsi, 5 cose da sapere

I documenti da presentare

Per avere il pagamento bisogna portare con sé:

-Una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà dalla quale risultino i nominativi degli eredi, la data di nascita, la loro residenza e il grado di parentela col defunto

-Una fotocopia del documento d'identità e del codice fiscale di chi presenta la domanda di pagamento

-Se ci sono più eredi, è possibile presentare un atto di delega alla riscossione a favore di una sola persona

-Una fotocopia del documento d'identità e del codice fiscale di ciascun erede (nel caso in cui non sia stata fatta una delega a favore di una sola persona ).

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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