Nuovo Isee, la casa e le voci che pesano di più
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Economia

Nuovo Isee, la casa e le voci che pesano di più

Dal 1° gennaio cambia l'indicatore preso a riferimento dallo Stato per stabilire chi ha diritto all'assistenza. Penalizzati i proprietari di immobili

La data è ormai decisa: 1° gennaio 2015. Con l'inizio del prossimo anno, debutterà il nuovo Isee (indicatore della situazione economica equivalente), un valore reddituale che, a differenza di quello riportato nel modello Unico o nel 730, misura il reale benessere dei contribuenti, tenendo conto anche del patrimonio di cui dispongono e del numero di figli che devono mantenere. Si tratta di un parametro importante perché serve a stabilire chi ha diritto a certe agevolazioni nei servizi pubblici, per esempio nelle rette degli asili nido o dell'università dei figli. Per il calcolo dell'Isee (da tempo ribattezzato con l'epiteto di “riccometro” visto che ha lo scopo di scovare i finti poveri) verranno utilizzati da gennaio nuovi criteri, che penalizzano i proprietari di case e chi possiede consistenti risparmi. Ecco, di seguito, una panoramica sui cambiamenti in vista.


Immobili

Le novità più significative riguarderanno gli immobili. Nel calcolo dell'Isee, infatti, si terrà conto del valore delle case di proprietà utilizzato per il conteggio dell'imu (imposta municipale unica) e non più i parametri della vecchia ici (che non esiste più). Il nuovo sistema comporterà dunque un aumento dell'Isee poiché i valori dell'imu sono sensibilmente più elevati di quelli dell'Ici. Chi ha un immobile di proprietà che vale oltre 50mila euro, per esempio, vedrà il proprio Isee annuo crescere di un importo tra 3.500 e 10mila euro circa, rischiando così di superare la soglia che dà diritto ad avere certe prestazioni sociali. Se il contribuente sta pagando ancora un mutuo sulla casa, però, il debito residuo del finanziamento verrà sottratto dal valore dell'immobile, facendo così scendere l'importo dell'Isee.

Leggi qui: Nuovo Isee, come sarà il riccometro

Redditi extra

Una delle novità in arrivo dal prossimo anno riguarda le tipologie di redditi inclusi nel calcolo. Contribuiranno infatti alla formazione dell'Isee anche i compensi extra e non soltanto gli stipendi o le pensioni. Saranno per esempio incluse nel conteggio le rendite di affitto soggette alla cedolare secca (cioè alla ritenuta del 21%) ma anche le prestazioni previdenziali come le indennità di accompagnamento o gli assegni sociali.


Risparmi

I criteri per la determinazione dell'Isee cambieranno anche per quel che riguarda il patrimonio finanziario del contribuente. Oggi, infatti, i risparmi non concorrono al calcolo del riccometro quando sono inferiori a 15mila euro. Dal prossimo anno, questa soglia sarà abbassata a 6mila euro ma potrà salire progressivamente fino a 10mila euro in presenza di figli a carico. Sarà dunque penalizzato chi ha molti risparmi da parte, il quale vedrà probabilmente crescere il proprio Isee.

Leggi qui: l'Isee e la lotta ai fonti poveri

Figli

Nel calcolo del riccometro, continueranno a essere avvantaggiate le famiglie numerose, con diversi figli a carico. L'indicatore che risulta sommando i redditi e il patrimonio del contribuente, infatti, verrà diviso per un particolare coefficiente, a seconda del numero di componenti il nucleo familiare: nel caso di una coppia di coniugi con un figlio a carico, per esempio, l'Isee verrà diviso per 2,04. Se gli stessi coniugi hanno invece due figli,il valore finale sarà diviso per un coefficiente di 2,46.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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