I 20 nuovi ricchi d'America
Economia

I 20 nuovi ricchi d'America

Sono entrati per la prima volta nella classifica di Forbes dei 400 uomini più facoltosi degli Stati Uniti

Nel resto del mondo sono quasi tutti ancora degli sconosciuti, ma negli Stati Uniti sono riusciti, in dodici mesi (di crisi) a ottenere risultati straordinari, scalando la classifica degli uomini più ricchi del mondo.

Questo perché quest'anno Forbes 400 ha evidenziato una serie di cambiamenti particolarmente significativi. L'ultima posizione è stata infatti occupata da un capitale di 1,3 miliardi di dollari. Il più alto degli ultimi anni, in linea con i dati pre-crisi registrati nel 2007 e nel 2008.

Cosa vuol dire? Beh, essenzialmente che il patrimonio dei 400 paperoni d'America sta crescendo così in fretta che diventa ogni giorno più difficile entrare in questa classifica. Figuriamoci piazzarsi di punto in bianco nelle primissime posizioni, come ha fatto Elaine Marshall, grazie a un capitale di 8,3 miliardi di dollari che, tuttavia, la donna ha ereditato grazie al passaggio di proprietà di Koch Industries. E questo non è l'unico caso di miliardari ereditieri registrato quest'anno.  

Ancora più significativo è il risultato di John Morris, un self-made-man di Springfield che è volato alla posizione 110 all'età di 65 anni. Grazie a un patrimonio di 4 miliardi accumulato con i ricavi della catena di negozi sportivi Bass Pro Shops, che nel 2013 potrebbe aprire altri venti punti vendita.

Al 222esimo posto troviamo Dan Friedkin , 2,5 miliardi di patrimonio, che distribuisce veicoli Toyota in Texas, Arkansas, Louisiana, Mississippi e Oklahoma, a pari merito con Reinhold Schmieding , produttore di apparecchiature biomedicali.

Seguono, in 243esima posizione con un capitale di 2,3 miliardi, William Erbey , che ha fatto fortuna finanziando mutui subprime; Robert Piccinini , la mente dei supermarket Save Mart, e Michael Rubin, un genio della vendita online.

Al 273esimo posto, e a quota 2 miliardi, troviamo John Farber , produttore di prodotti chimici e biomedicali; Susan Hirt Hagen , regina delle assicurazioni auto Erie Indemnity; e Jeff Sutton , che possiede, vende e affitta appartamenti bellissimi a New York.

Nelle ultime posizioni (si fa per dire), si sono piazzati invece Robert Pera  (293; 1,95 miliardi di dollari, telefonia mobile); Catherine Lozick  (327, 1,7 miliardi, settore manifatturiero); Robert Duggan  e Don Hankey (342, 1,6 miliardi, attivi, rispettivamente, nel settore farmaceutico e dei leasing per automobili); Phillip Ragon  (352, 1,5 miliardi, IT biomedicale); Jeffrey Lorberbaum  (369, 1,45 miliardi); Richard Yuengling (371; 1,4 miliardi), Anne Gittinger  e Nicholas Woodman  (386, 1,3 miliardi).

 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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