Nespresso contro le cialde low cost
Economia

Nespresso contro le cialde low cost

Nuovo fronte nella guerra del caffé tra la multinazionale elvetica e Mondelez International

Quella tra Nestlé e Mondelez International si annuncia come una vera e propria guerra del caffè, o meglio delle cialde di caffè. La multinazionale statunitense, infatti, ha deciso di lanciare la sfida a quella che tutt'oggi rappresenta l'azienda leader del settore, lanciando sul mercato cialde monodose compatibili con le macchine prodotte dalla Nestlè, ma a metà prezzo di quelle originali. Dalle parti di Vevey, in Svizzera, dove ha sede proprio la Nestlé non l'hanno presa bene e già si corre ai ripari. 

I precedenti infatti non mancano. La multinazionale elvetica, la prima a commercializzare le cialde monodose, ha già avviato cause legali in Francia, Belgio e Olanda lo scorso anno. Nel mirino dei legali della Nestlé è finita l'americana Sara Lee, accusata di aver violato il brevetto. Sempre nella "sua" Svizzera, un'altra azione legale è partita nei confronti di due catene di supermercati, Denner e Migros, "colpevoli" dello stesso reato: vendere cialde compatibili con Nespresso, ma al 50% del prezzo originale. Per ora la multinazionale elvetica non è riuscita a ottenere una vittoria piena, perché al momento non è stato riconosciuto alcun divieto di vendita di prodotti concorrenti. Esiti analoghi hanno avuto le cause avviate in Germania e in Gran Bretagna, dove ad aprile un tribunale ha stabilito che la Dualit - società britannica specializzata nel settore alimentare - poteva vendere i propri prodotti analoghi a quelli di Nestlé.

Ora tocca alla Mondelez International che, come spiega il Wall Street Journal, ha annunciato che entro fine anno saranno disponibili negli scaffali nei negozi in Austria, Francia, Germania e Svizzera, cialde low cost, perfettamente utilizzabili con le macchine Nespresso. L'azienda le commercializzerà con i marchi Jacobs e Carte Noir. Così, se da un lato Nestlé fa sapere di non essere spaventata dalla concorrenza perché questa rappresenta "uno stimolo all'innovazione", dall'altra teme una contrazione dei propri margini di crescita. Negli ultimi anni ha registrato un incremento nelle vendite delle cialde intorno al 20%, tranne nel 2012, quando l'aumento si è fermato al 10%.

Le vendite di caffè hanno invece portato nelle casse della Nestlé 4,6 miliardi di dollari nel 2012, che dovrebbero salire a 4,8 quest'anno. La Mondelez International, invece, è il secondo produttore di macchine da caffè al mondo, per un guadagno di 4 miliardi di dollari. Insomma, la guerra per conquistare sempre maggior spazio nel settore (che secondo Euromonitor International potrebbe superare i 12 miliardi di giro d'affari entro il 2015, rispetto agli 8 attuali) si annuncia tra titani, a suon di caffè.

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Eleonora Lorusso