Mps, il suicidio e il biglietto
Economia

Mps, il suicidio e il biglietto

Nelle parole lasciate alla moglie il turbamento di David Rossi, il manager Mps che si è ucciso a Siena. E il dubbio di indagini prossime ad allargarsi

- da Siena

David Rossi, il manager Mps a capo della comunicazione che si è suicidato nella notte gettandosi dalla finestra del suo ufficio, aveva un account twitter: @davidros61. "Secondo me non esiste niente dopo la morte", aveva scritto il 14 aprile 2012. E l'11 gennaio di quest'anno: "Buon anno. Comunque".

Questa volta il suo ultimo messaggio non lo ha affidato a un cinguettio ma a un vecchio, tradizionale biglietto: "Ho fatto una cavolata" ha scritto. Era indirizzato alla moglie.

Non ha retto. Non ce l'ha fatta. Nonostante David Rossi, non risultasse indagato, da un paio di giorni si rincorrevano voci circa una sua prossima iscrizione nel registro (cosa che a febbraio, all'atto della perquisizione, non era invece successa). Che l’elenco di persone potenzialmente coinvolte potesse a breve sconfinare oltre il perimetro di quelle già individuate dalla procura, del resto, era noto da un po' di giorni. E si parlava di figure apicali. Però nessuno aveva pensato a lui.

La cosa lo aveva turbato, l'avevano notato tutti, ma soprattutto quello che colpiva è che continuava a dire di essere "preoccupato di perdere il lavoro". E forse non aveva torto essendo lui uomo fedele e vicino a Giuseppe Mussari, sostituito da Alessandro Profumo alla guida del gruppo bancario.

Gli accertamenti sulla morte del dirigente della banca (i cui funerali si terranno venerdì o più probabilmente sabato mattina) sono affidati al sostituto procuratore Nicola Marini, l'unico dei quattro pm della procura di Siena che non si occupa dell'indagine sulla banca e che era di turno nella notte per le urgenze. Con lui sul posto, tuttavia, sono arrivati subito anche i sostituti Antonino Nastasi e Aldo Natalini, due dei tre magistrati titolari dell'inchiesta Mps.

Rossi aveva un account twitter, @davidros61. "Secondo me non esiste niente dopo la morte", aveva scritto il 14 aprile 2012. E l'1 gennaio: "Buon anno. Comunque".

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