È morto Carlo Miroglio, imprenditore tessile di Alba
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È morto Carlo Miroglio, imprenditore tessile di Alba

Aveva 92 anni e per anni ha guidato l'omonimo gruppo fondato dal padre Giuseppe con il fratello Franco. Un pezzo di storia piemontese che se ne va

È morto ad Alba Carlo Miroglio, presidente onorario dell'omonimo Gruppo tessile. Carlo Miroglio per anni ha guidato con il fratello Franco, l'azienda fondata dal padre Giuseppe e presente ora in 34 Paesi con 49 società. Carlo Miroglio, 92 anni, era il padre dell'attuale presidente della società.

Cuneese come Michele Ferrero, il papà della Nutella scomparso quattro mesi fa, Carlo Miroglio faceva parte "di quella generazione di piemontesi - ricorda il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino - che hanno reso grande la nostra industria manifatturiera coniugando impegno, intuizione, dedizione e attenzione al territorio". E che hanno creato "aziende oggi riconosciute in tutto il mondo come parte fondante dell'eccellenza italiana".

Attivo sin da giovane nel negozio di stoffe della famiglia, nella sua lunga carriera Carlo Miroglio si è occupato soprattutto degli aspetti amministrativi dell'impresa. Nel 1952 diventa di fatto socio dell'attività industriale, specializzata nella produzione di tessuti di seta, assieme al fratello Franco, morto sette anni fa. L'anno della svolta è il 1955, con il passaggio della Miroglio dal padre ai due figli. Nasce la Vestebene, divisione dedicata alla produzione di confezioni in serie e, tre anni dopo, il completamento della filiera tessile.

Nel 1967 con la trasformazione della Miroglio in Spa, Carlo Miroglio diventa presidente della società, ruolo confermato poi nel 1971 con la fusione di Tessiture Miroglio e Vestebene in un unico gruppo. Con i problemi di salute del fratello Franco e la sua successiva avventura politica, tocca a Carlo prendere in mano le redini della società. Negli anni '90 inizia l'avventura con la distribuzione, che ha portato Miroglio ad essere presente in tutti e cinque i continenti.

Nel 2011 il passaggio ai figli dell'azienda, di cui il Cavaliere di Gran Croce - onorificenza ottenuta dalla Presidenza della Repubblica nel 2002 - resta appunto presidente onorario. "È come se fossimo giunti a un passaggio generazionale", osserva Maurizio Marello, il sindaco di Alba. "Pochi mesi fa Michele Ferrero, oggi Carlo Miroglio. Un'eredità pesante quella che ci lasciano questi grandi imprenditori" 

"Se ne è andato un altro pezzo di storia di Alba, del Piemonte, dell'Italia - dice l'eurodeputato Alberto Cirio. È un momento di tristezza, ma il modo migliore per onorare la memoria di questi grandi piemontesi è quello di cercare di essere simili a loro, nell'impegno, nella serietà e nell'amore che hanno sempre dimostrato alla nostra terra".

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Redazione Economia