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Economia

Modello 730, ecco come correggere gli errori dell'ultimo minuto

Quali sono le possibilità ancora valide per i contribuenti che vogliono apportare modifiche alle dichiarazioni presentate in estate

L’Agenzia delle entrate mette a disposizione la possibilità di effettuare delle correzioni in extremis alle dichiarazioni riguardanti il modello 730, sia che esso sia stato accettato integralmente sia che alla dichiarazione originaria siano già state apportate delle modifiche in fase di presentazione.

Ricordiamo infatti che la scadenza per la consegna online del 730 era fissata al 15 giugno scorso, e che c’era già una prima possibilità di annullare il primo invio, effettuando una nuova presentazione del modello con modifiche entro e non oltre il 20 giugno.

Esistono però come accennato casi particolari, per i quali è possibile effettuare nuove variazioni, e questo accade quando soprattutto nelle gestione di bonus o di agevolazioni, il contribuente si rende conto in maniera palese di essere in credito oppure in debito rispetto al fisco. Vediamo allora come è possibile comportarsi.

Errore a favore del contribuente

Nel caso le dichiarazioni contengano delle inesattezze che possono comportare un vantaggio economico per il contribuente, in termini di minori tasse da pagare, ci sono varie strade che si possono seguire per effettuare i cambiamenti necessari alla dichiarazione originaria.

Si può innanzitutto presentare, entro il 25 ottobre 2017, un modello 730 integrativo esclusivamente però tramite un Caf o un professionista abilitato. In alternativa è possibile anche presentare, questa volta entro e non oltre il 31 ottobre 2017, un modello Redditi persone fisiche, con le opportune correzioni, anche direttamente online, senza l’obbligo di ricorrere a un intermediario.

Il contribuente potrà però anche decidere di presentare le correzioni nel modello Redditi persone fisiche del 2018. Dovrà farlo allora entro il 30 settembre 2018, e in questo caso le somme a lui dovute andranno in compensazione sulle tasse dell’anno successivo.

Errore a sfavore del contribuente

Nel caso in cui invece il contribuente si renda conto della presenza, nel proprio modello 73, di un errore a proprio sfavore, cioè di dichiarazioni inesatte che lo abbiamo portato a pagare meno del dovuto, allora dovrà rimediare attraverso l’uso esclusivo del modello Redditi 2017 persone fisiche.

Questo modello si potrà presentare entro il 31 ottobre 2017 sotto forma di correttiva, oppure con il modello Redditi relativo all’anno successivo, con scadenza fissata al 30 settembre 2018 come dichiarazione integrativa.

In ogni caso, se la correzione della posta errata avverrà non contestualmente, ossia come accennato in un anno fiscale successivo, il contribuente sarà comunque tenuto al pagamento della maggiore imposta, dei relativi interessi e delle sanzioni.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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