Microsoft: ecco chi è il nuovo amministratore delegato Satya Nadella
Brian Smale/Microsoft via Getty Images
Economia

Microsoft: ecco chi è il nuovo amministratore delegato Satya Nadella

Veterano dell’azienda ed ex numero uno della divisione cloud, vanta una forte esperienza in ambito tecnologico e un approccio collaborativo

Dopo una ricerca durata cinque mesi , Microsoft ha un nuovo ceo. Satya Nadella, infatti, siede adesso sulla poltrona lasciata da Steve Ballmer.

Già executive vice president di “Cloud and Enterprise group”, la divisione che gestisce il servizio di cloud e fornisce software a centri dati delle grandi aziende, Nadella è un veterano di Microsoft, con 22 anni di carriera all’attivo, durante la quale è passato dalla guida della Ricerca & Sviluppo per la divisione dei servizi online, alla vice presidenza di Microsoft Business Division. Secondo i media americani , dunque, è fatto della stessa pasta dell’azienda che è chiamato a condurre.

Di se stesso, in una mail inviata ai dipendenti a poche ore dalla nomina, dice: “Ho 46 anni, sono sposato da 22 anni e ho tre figli. Come tutte le altre persone, molto di quello che faccio e di come penso è stato modellato dalla mia famiglia e dalle mie esperienze di vita. Molti di quanti mi conoscono dicono che sono caratterizzato da una grande curiosità e dalla sete di sapere. Compro più libri di quanti riesco a finire. Mi iscrivo a più corsi online di quanti riesco a completare. Fondamentalmente, credo che se uno non impara cose nuove, smette di fare cose grandi e utili. Così: la famiglia, la curiosità e la sete di conoscenza sono tutte cose che mi definiscono”. 

Nato a Hyderabad, Andhra Pradesh, India - Nadella è il figlio di un funzionario del governo e, dopo la laurea in ingegneria, si trasferisce negli Stati Uniti nel 1988 per seguire un master in scienze informatiche presso l’Università del Wisconsin-Milwaukee e, successivamente, un Mba all’Università di Chicago. Il suo primo lavoro è stato con Sun Microsystem e, nel 1992, entra in Microsoft. Subentrando al 57enne Ballmer, Nadella porterà con sé un livello aggiuntivo di esperienza in ambito tecnologico, ma anche un modo più calmo e collaborativo di lavorare con i cervelli di Microsoft. Una marcia in più, insomma, per chi deve rilanciare un’azienda con una cultura interna articolata e complessa. “Nadella ha la capacità di saper coinvolgere le persone e di motivarle. La sua autenticità e il modo in cui sa ispirare invece di spingere la gente fanno la differenza”, ha commentato Bill Hilf, ex general manager di Windows Azure.

Quanto al futuro, Nadella nella sua mail prosegue: “Abbiamo avuto tanto successo, ma vogliamo fare di più. La nostra industria non rispetta la tradizione, rispetta solo l’innovazione. Il momento che stiamo vivendo è un periodo critico per il settore e per Microsoft. Non fatevi ingannare: siamo in movimento verso grandi orizzonti, la tecnologia evolve e noi evolviamo con e davanti a essa. Il nostro lavoro è di assicurarci che Microsoft possa prosperare in un mondo in cui il cloud e il mobile sono al primo posto”.

Cosa cambierà, dunque? E’ presto per dirlo. Quello che è certo è che Microsoft ha scelto un manager con una forte competenza nell’area di internet e dei servizi online. Segno, dunque, che negli anni a venire, il cloud computing sarà un settore cruciale da dominare. Ma questo non significa che l’azienda non si misurerà anche con il mobile, come l’acquisizione da 7,17 miliardi di dollari di Nokia dimostra, o con altri settori della tecnologia, come il gaming. I critici, come sempre, non mancano e c’è chi fa notare come il nuovo ceo non abbia esperienza nella gestione di un’azienda, a differenza dei suoi predecessori e degli altri candidati presi in considerazione durante il processo di selezione. Ma Bill Gates lascia il ruolo di chairman - che va a John Thompson, ex ceo di Symantec - per diventare advisor tecnico del nuovo amministratore delegato che, sicuramente, avrà in mano le redini, ma non smetterà certo di essere una persona disposta ad ascoltare.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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