Mi reinvento, da pubblicitario a consulente per la sicurezza ambientale
Economia

Mi reinvento, da pubblicitario a consulente per la sicurezza ambientale

Dopo le parole di qualche mese fa del Premier Mario Monti in merito alla monotonia del posto fisso che hanno fatto parecchio discutere, dai media ai social network, e all’esigenza dettata dal mercato del lavoro di essere più “elastici” e …Leggi tutto

(Credits: istockphoto)

Dopo le parole di qualche mese fa del Premier Mario Monti in merito alla monotonia del posto fisso che hanno fatto parecchio discutere, dai media ai social network, e all’esigenza dettata dal mercato del lavoro di essere più “elastici” e capaci di rinnovarsi, continua la serie di post dedicati al cambio di professione. Attraverso la lettura delle esperienze riportate è possibile capire come le competenze pregresse possano giocare un ruolo importante e da queste partire per cercare nuove opportunità di crescita.

Ho raccolto l’esperienza di Augusto Lusvardi che durante i primi anni del 2000 ha cambiato completamente settore avviando una società nell’ambito della sicurezza sul lavoro.

- mi racconti in 3 righe il tuo percorso lavorativo?

Mi sono laureato in Scienze Politiche e sul finire degli anni 70 ho cominciato a lavorare abbastanza casualmente in un’agenzia internazionale di pubblicità come assistente account (servizio clienti). Da qui è iniziata la mia carriera che mi ha portato a diventare nel 1987 dirigente e account director e a lavorare nel ‘90 in Pirella come Direttore Clienti fino al 1997, poi in Bozell con la stessa carica. Dalla fine del 1999 al 2002 mi sono messo in proprio avviando con un socio una piccola ma agguerrita agenzia di nome Anyway. Poi il salto…

- quando è avvenuto il cambiamento e per quali motivi?

Dopo la crisi dei primi anni del 2000 che ha coinvolto anche il mondo dell’advertising sono entrato in società con mio cugino che da più di 20 anni si occupava di sicurezza ambientale e smaltimento di rifiuti speciali.

- come hai deciso di intraprendere la nuova professione?

Era ed è un settore molto interessante e vario, c’è una pressante esigenza di “cultura” della sicurezza sul lavoro mancando completamente la consapevolezza di come l’ambito lavorativo, dal basso rischio del terziario all’alto rischio di cantieri, aziende manifatturiere ecc., non abbia quasi mai (ma non sempre per fortuna) la voglia, la responsabilità di fare formazione ed informazione ai lavoratori per quello che è il rischio sul posto di lavoro. Solo dopo le grandi tragedie, vedi ThyssenKrupp, ci si muove sia a livello legislativo che di controlli e di norme. La formazione con i corsi sulla sicurezza sul lavoro, la consulenza e l’affiancamento alle aziende aiuta le imprese e i lavoratori a mettersi in regola con gli “obblighi di legge” e con la reale necessità di regole pratiche sulla sicurezza.

- quali competenze sono state utili nel passaggio dal lavoro precedente a quello attuale che hai potuto sfruttare a tuo vantaggio?

Sicuramente l’esperienza legata alla gestione dei “bisogni” del cliente anticipandoli e dando risposte veloci e precise, la capacità di mantenere costantemente una buona “customer satisfaction”, come si dice oggi, nei continui contatti con gli uomini delle aziende. Inoltre è stata molto utile la mia capacità di “vendita” di un prodotto, prima le campagne pubblicitarie oggi la consulenza e l’organizzazione.

- quali competenze hai dovuto apprendere e com’è stato il percorso dal lavoro precedente a quello attuale?

Parecchie nozioni tecniche, in primis tutta la legislazione, e non secondario, il riconoscere, valutare e organizzare tante competenze nuove e diverse da prima. Ci è voluta tanta pazienza, tempo e apprendimento pratico e di studio, lettura e interpretazione della legislazione; inoltre è stato molto utile seguire per qualche mese mio cugino negli incontri con i clienti.

- quali difficoltà hai incontrato?

Da una parte non è stato semplice adattarsi a 50 anni ad un mondo professionale diverso e nuovo, a referenti totalmente differenti dal marketing a cui ero abituato e con diversi livelli di competenza. Di contro l’esperienza di tanti anni di contatto con le aziende/clienti mi ha aiutato a superare questi piccoli intoppi.

- come vivere al meglio la ricerca di una nuova posizione lavorativa e qualche consiglio per chi si trova a dover cercare o cambiare lavoro?

Perseveranza nel cercare e non mollare di fronte alle risposte negative, essere molto aperti, disponibili e pronti a imparare nuove mansioni con tanta “umiltà”. Dimostrare interessi diversi e ampi e approcciare con curiosità possibili nuove esperienze che potremmo pensare non disponibili ad “accoglierci”. E con un po’ di fortuna…

 

Hai un’esperienza da raccontare a Lavoro in Corso? Un cambio di carriera o un modo in cui ti sei reinventato? Puoi scrivermi a: lavoroincorsoblog@gmail.com

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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