Meno pc, più tablet e smartphone
Economia

Meno pc, più tablet e smartphone

Perché Acer, HP, Lenovo e Dell devono adattarsi a nuove esigenze di mercato

È la fine del personal computer? Da quando i primi modelli hanno fatto ingresso nelle nostre case, sembrava che la diffusione degli elaboratori da tavolo fosse inarrestabile e che, presto o tardi, tutti ne avremmo avuto uno (o più di uno) non più solo nei nostri uffici, ma anche sulle scrivanie delle nostre abitazioni.

Il grafico di questa settimana, pubblicato da Business Insider , ci dice che le cose stanno andando diversamente. Il PC è in declino. Lungi dall'affermare che la crisi sia esiziale e che le tastiere con monitor cui siamo abituati stiano per uscire dalla nostra quotidianità per entrare nei negozi di modernariato, possiamo però rilevare come la diffusione degli iPad e dei vari modelli di tablet lanciati sul mercato negli ultimi anni abbiano inferto un grave colpo al mercato dei PC. Il dato vale per tutti i maggiori produttori: le curve che dipingono l'andamento di Acer, HP, Lenovo e Dell seguono tutte la stessa traiettoria. Secondo i ricercatori di Gartner, multinazionale specializzata in consulenze in materia di teconolgia dell'informazione, da più di un anno il trend è decrescente e, solamente nell'ultimo trimestre, le vendite di PC hanno subito una flessione pari all'11%.

I maggiori produttori avevano sperato in un'inversione di tendenza con la commercializzazione di Windows 8. Il nuovissimo software della Microsoft avrebbe, in teoria, potuto rilanciare il settore, visto che avrebbe potuto indurre molti utenti a comprare nuovi computer per avere macchine aggiornate. E, in effetti, così è stato: ma solamente per un breve periodo, successivamente al quale l'auspicio di una ripresa delle vendite di PC si è dimostrato infondato. Alle grandi case informatiche, ormai, non resta che riconvertirsi e investire su prodotti di nuova generazione: il tablet e gli smartphone non sono solo il futuro delle comunicazioni, ma anche quello dell'informatica domestica.

 

 

I più letti

avatar-icon

Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

Read More