Claudio De Vincenti
ANSA/CESARE ABBATE
Economia

Legge di stabilità, tutti gli interventi per il Sud

Il governo lancia nel Mezzogiorno la decontribuzione al 100% per i giovani neo assunti e stanzia 150 milioni a favore delle Pmi

Il governo dimostra di tenere nel giusto conto le difficoltà economiche del Sud inserendo una serie di provvedimenti ad hoc nella nuova legge di stabilità. Dopo il Decreto Mezzogiorno di questo agosto dunque, ecco nuovamente misure il cui specifico scopo sarà quello di rilanciare l’economia meridionale, sempre alle prese con difficoltà endemiche a rimettersi in pari con i livelli produttivi nazionali.

E non è un caso allora che i provvedimenti più mirati presi a favore del Sud riguardino proprio il lavoro, e in particolare quello giovanile. Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le misure introdotte dalla nuova legge di bilancio che interessano da vicino il nostro Mezzogiorno.

Obiettivo giovani

Se al Sud esiste un problema lavoro esso riguarda se possibile in maniera sempre più drammatica in particolare i giovani, con un livello di disoccupazione degli under 35 che resta decisamente preoccupante.

Ecco che allora, su input del ministro del Mezzogiorno Claudio De Vincenti e del ministro del Lavoro Poletti, il governo ha deciso di portare nelle Regioni meridionali al 100% la decontribuzione per i giovani: si tratterà di 8.475 euro di sgravio per ogni neo assunto con contratto a tempo indeterminato.

Un provvedimento che varrà però solo per  il 2018, mentre per i due anni successivi, il beneficio contributivo scenderà al 50%, che rappresenta poi il tetto massimo di decontribuzione per i neo assunti che sarà valido nel resto del Paese.

Lavoro: altre agevolazioni

L’incentivo pieno, ossia la decontribuzione del 100%, dovrebbe poi valere al Sud anche per i disoccupati senior, quelli cioè con un'assenza dal lavoro di almeno sei mesi, e per gli under 29 neet di Garanzia giovani.

In quest’ultimo caso, che rappresenta una costola del programma di rilancio dell’Industria 4.0, è da notare che, al 50 per cento dello sgravio nazionale, si sommerebbe la proroga del bonus occupazione espressamente previsto da norme comunitarie.

Un impegno oneroso, per il quale, agli investimenti del governo, dovrebbero andare ad aggiungersi le risorse che le singole Regioni meridionali decideranno di stanziare, compatibilmente con i propri bilanci locali, per la lotta alla disoccupazione.

Fondo per le Pmi

Il governo intende poi aprire per le Pmi meridionali un apposito Fondo, del valore iniziale di 150 milioni di euro, finalizzato a irrobustire proprio le dimensioni delle piccole e medie imprese del Sud. L’obiettivo è quello di supportare lo sviluppo dell’innovazione rendendo tali aziende più competitive a livello internazionale.

Tra l’altro si riuscirebbe in questo mondo a sostenere quel mondo di micro aziende che rischierebbe seriamente di essere tagliato fuori dallo sviluppo delle tecnologie digitali che in altre parti della Penisola stanno spingendo in maniera significativa proprio il Made in Italy.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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