Irpef, chi guadagna con le nuove detrazioni
Sabrina Raschioni / Imagoeconomica
Economia

Irpef, chi guadagna con le nuove detrazioni

Con un emendamento alla Legge di Stabilità, avvantaggiati i redditi compresi tra 10mila e 20mila euro circa all'anno

Fino a 230 euro all'anno, che corrispondono in media a circa 19 euro al mese. E' il beneficio in busta-paga previsto dal prossimo gennaio per i lavoratori dipendenti con redditi medi o medio bassi (compresi tra 8mila e 35mila euro lordi all'anno), grazie alle nuove detrazioni irpef del 2014. Il governo sembra infatti intenzionato ad accogliere un emendamento della maggioranza, che intende rimodulare lo sconto sulle tasse già contenuto nella versione iniziale della Legge di Stabilità.

TUTTO SULLA LEGGE DI STABILITA'

Il testo originario della manovra economica, approvato il mese scorso dal consiglio dei ministri, prevede infatti un piccolo aumento delle detrazioni sull'irpef (l'imposta sulle persone fisiche) destinate ai lavoratori dipendenti che hanno una retribuzione lorda tra 8mila e 55mila euro annui. Nel complesso, però, lo sconto sulle tasse è di entità assai modesta e non supera i 14-15 euro al mese, con un beneficio massimo per chi guadagna attorno a 15mila euro lordi all'anno. Ora, grazie alle modifiche studiate in Parlamento, le detrazioni dovrebbero essere innalzate un po' e concentrate sui contribuenti che hanno un reddito inferiore a 35mila euro all'anno, mentre gli sconti fiscali scompaiono per chi ha una retribuzione superiore a questa soglia. Ecco, in sintesi chi trarrà maggiore beneficio da queste modifiche.

I REDDITI MEDIO-BASSI

I più avvantaggiati saranno i contribuenti con un reddito imponibile di 15mila euro lordi all'anno, (circa 980 euro netti al mese), che, per effetto delle maggiori detrazioni, dovrebbero vedere la propria retribuzione salire di 230 euro all'anno, cioè di circa 18-19 euro ogni 30 giorni. Più modesto è invece il beneficio per chi percepisce una retribuzione di 12mila euro lordi annui (circa 870 euro netti al mese), che avrà uno sconto sull'irpef di 150 euro (poco più di 12 euro al mese). Le maggiori detrazioni saranno invece di 160-170 euro  attorno alla soglia di reddito di 20mila euro lordi (1.300 euro netti mensili) e scenderanno progressivamente per chi guadagna di più, fino ad azzerarsi completamente una volta che i compensi del lavoratore superano i 35mila euro annui (circa 2mila euro netti al mese).

I REDDITI MEDI

I più penalizzati dall'emendamento saranno invece i redditi medi, compresi tra 35mila e 55mila euro lordi lordi, che vedranno completamente annullarsi lo sconto sull'irpef previsto invece dalla versione iniziale della Legge di Stabilità. Va detto, però, che l'aumento delle detrazioni stabilito con la manovra economica per i contribuenti che dichiarano queste cifre era già di per sé molto modesto, cioè non superiore a 120-130 euro all'anno (in media circa 10 euro al mese). Inoltre, occorre ricordare che anche il taglio dell'irpef previsto inizialmente diminuiva all'aumentare del reddito, fino ad annullarsi completamente per chi ha un imponibile lordo di 55mila euro all'anno (che corrispondono a circa 2.700-2.800 euro netti al mese, compresa la tredicesima).

LA NO TAX AREA

E' ormai tramontata del tutto, invece, l'ipotesi di un'estensione della no tax area, cioè il limite di reddito entro il quale i contribuenti non devono pagare imposte. Fino a qualche settimana fa, era circolata l'idea di allargare l'esenzione dall'irpef ai contribuenti che guadagnano meno di 12mila euro all'anno. Si tratta però di una misura impraticabile, per mancanza di coperture finanziarie. La soglia della no tax area dovrebbe dunque restare sui livelli già previsti per quest'anno, seppur con un piccolo innalzamento da 8mila a 8.195 euro. Sotto questa soglia di reddito, non si pagherà l'irpef.

LA BUGIA DI ENRICO LETTA

GLI AUMENTI IN BUSTA PAGA

LEGGE DI STABILITA': LA VERSIONE AL VAGLIO DEL PARLAMENTO

I più letti

avatar-icon

Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

Read More